"L'Italia retrocede. La libertà di stampa in Italia arretra. La democrazia in Italia è meno solida". Lo ha detto Vittorio di Trapani, presidente Fnsi, durante il corso "Liberi di informare. I bavagli del nuovo millennio", organizzato dal Sindacato Unitario dei Giornalisti della Campania, in occasione della giornata internazionale sulla libertà di stampa, al Liceo Giambattista Vico, dove si diplomò Giancarlo Siani, il giornalista napoletano ucciso dalla camorra nel 1985.
"Quello che denunciamo da mesi ora è stato messo nero su bianco anche dalla classifica mondiale sulla libertà di stampa pubblicata tutti gli anni da Reporter Senza Frontiere – ha detto Di Trapani - L'Italia fa un salto indietro di 5 posizioni e retrocede nella fascia dei Paesi 'problematici'. Denunciavamo la deriva ungherese, ed è quello che è avvenuto: ora siamo in compagnia del Paese guidato da Viktor Orban, condannato pochi giorni dall'Unione europea per violazioni dello stato di diritto. E i motivi sono quelli noti: il controllo asfissiante del governo sulla Rai, il tentativo di vendere l'Agi a un parlamentare della maggioranza di governo, le querele temerarie e le leggi bavaglio approvate e in discussione in Parlamento. È ora che l'Unione europea, e gli osservatori internazionali, accendano una luce sull'Italia: e va fatto con urgenza, prima che sia troppo tardi".