Venerdì, 22 Novembre 2024

Addio a Gaetano Di Vaio, il produttore che aveva fatto del riscatto sociale la sua mission

Muore a Napoli, all’età di 56 anni, Gaetano Di Vaio, produttore cinematografico, attore e regista napoletano, uomo ironico e istrionico. In seguito a un incidente gravissimo in cui aveva perso il controllo del suo scooter nella notte tra il 15 e il 16 maggio nella provincia napoletana di Qualiano, era ricoverato nell’ospedale San Giuliano di Giugliano in una situazione già drammatica ma stazionaria. Fino alla notizia di un’ora fa.

Una morte improvvisa e potremmo dire quasi “paradossale”: lui che aveva sempre vissuto al limite, affrontando anche situazioni pericolose, è venuto a mancare per un “banale” tragico incidente.

Gaetano lascia tre figli, avuti da relazioni diverse.

Di situazioni difficili ne aveva vissute tante, a partire da quel passato complicato che lo aveva portato dietro le sbarre a Poggioreale ma dal carcere si era riabilitato a tal punto da diventare un simbolo di riscatto sociale per tanti giovani, a quali non faceva altro che ripetere la sua storia (era un gran chiacchierone, Gaetano). Una storia a lieto fine, perché Gaetano si era guadagnato una seconda possibilità, era diventato un operatore sociale, passando dall’altra parte: quella dei buoni.

Il suo percorso di arricchimento umano e culturale era cominciato già in carcere, dove aveva cominciato a leggere e a coltivare le sue passioni, tra cui la recitazione. Curioso, intraprendente e vivace di indole, una volta fuori, nel 2003 Di Vaio fonda una casa di produzione cinematografica, Figli del Bronx (dal 2015 Bronx Film) . Nel nome del suo progetto c’è tutto: anche chi viene dalla periferia, come lui, che è originario della zona Nord di Napoli, può realizzare il grande sogno del cinema e conquistare il red carpet di festival internazionali.

Il progetto prende piede e diventa, in pochi anni, una delle realtà indipendenti più interessanti nel mondo della produzione cinematografica italiana, realizzando cortometraggi, documentari e lungometraggi e ottenendo importanti riconoscimenti.

Comincia la sua carriera nel mondo del cinema. Molti lo ricordano nel ruolo del “Baroncino” nella serie Gomorra (alla cui produzione tra l’altro collaborava), ma Gaetano era anche uno sceneggiatore e soprattutto un produttore geniale.

Nelle sue apprezzate produzioni, raccontava sempre di storie dallo sfondo sociale: migranti, prostitute, emarginati che escono dal ghetto, rivendicano la propria dignità di esseri umani, indicando al mondo una speranza. Lui, che era  operatore sociale nell'animo, con il terzo settore collaborava spesso e volentieri.

Tra i suoi film più significativi ricordiamo "Là bas - Educazione criminale" del regista Guido Lombardi (2011), che vede il sostegno del gruppo di imprese sociali Gesco. Aveva anche prodotto "Napoli Napoli Napoli" di Abel Ferrara (2009), pellicola per cui firmò anche il soggetto e la sceneggiatura; "Take five" sempre di Lombardi che lo aveva visto anche nel ruolo di attore (2013); "Ritratti abusivi" di Romano Montesarchio (2013); “Per amor vostro” per la regia di Beppe Gaudino con Valeria Golino (2015) e il film sulla Terra dei fuochi “Veleno” con Luisa Ranieri e Massimiliano Gallo diretto da Diego Olivares.

È stato anche autore del libro "Non mi avrete mai" scritto insieme a Guido Lombardi (Einaudi, 2013).

Negli ultimi anni, era passato anche a produzioni più leggere o, come diceva lui, meno impegnate, come “Tre uomini e un fantasma”, il film del trio comico Ditelo Voi. L’ultimo film che aveva prodotto era “Sottocoperta”, opera prima di Simona Cocozza.

Nel suo ultimo post su FB, Gaetano ci aveva regalato una perla di saggezza “Bisogna essere grati per quel che abbiamo senza affliggerci per ciò che non abbiamo avuto”.

Ci mancherai Gaetano!

Venerdì 24 maggio alle 12 i funerali nella chiesa degli Artisti a piazza Trieste e Trento, Napoli.

Questa la sua ultima intervista a Napoliclick, realizzata in occasione delle riprese del film “Glory Hole”, da lui prodotto e interpretato con Francesco Di Bella, in cui lo avevamo raggiunto sul set a Casal di Principe.

Maria Nocerino
Author: Maria Nocerino
Sociologa e giornalista professionista, è specializzata nel giornalismo sociale. Ha collaborato con l’agenzia di stampa Redattore Sociale e con il quotidiano Roma per le pagine della Cronaca. Collabora con la rivista Comunicare Il Sociale.

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