Autismo Campania: “Non ci costringete a scegliere tra diritto alla scuola e diritto alla salute”
I doppi turni a scuola ledono i diritti dei nostri figli, in primis quello all’istruzione ma anche quello alla salute. Così i genitori dei bambini autistici e con altre forme di disabilità di Afragola scrivono in una lettera diretta alle istituzioni per denunciare la mancanza di certezze per il futuro dei propri figli, alunni della scuola elementare e materna “Guglielmo Marconi” del comune del napoletano.
L’istituto, infatti, da giugno sarà interessato da importanti lavori di ristrutturazione finanziati con fondi PNRR che continueranno, secondo i calcoli, per un anno e mezzo. Una situazione che di fatto comporterà, per l’inizio dell’anno scolastico 2024/2025, la previsione di doppi turni tra mattina e pomeriggio, decisione che andrà a pesare moltissimo sulle famiglie dei “normodotati” ma soprattutto su quelle dei bambini autistici.
“Siamo molto preoccupati – spiega Fabio Capone, attivista dell’associazione Autismo Campania, che sta portando avanti la battaglia per scongiurare i doppi turni - La scuola Marconi, nel plesso scolastico di piazza Marconi, è frequentata da circa 100 bambini con vari forme di disabilità, che il pomeriggio seguono delle terapie per la loro salute. Se fanno troppe assenze, oltre a rendere discontinuo il percorso, rischiano di non accedere più a quelle terapie. Non possono costringerci a scegliere tra diritto allo studio e diritto alla salute. Si deve necessariamente trovare una alternativa ai doppi turni che, di fatti, ledono i diritti dei nostri figli”.
È anche partita una raccolta firme che ha raggiunto 700 adesioni. Nel testo si legge: “I doppi turni per circa 1.200 alunni comporta grandi sacrifici per le famiglie e importanti disagi per i bambini ormai abituati alle attività pomeridiane. Ulteriore criticità è rappresentata dagli alunni diversamente abili che vedrebbero stravolta la loro routine quotidiana e gli impegni di terapia al pomeriggio, tanto importante per il loro equilibrio psicofisico. Inoltre, per garantire il diritto allo studio, con i doppi turni andrebbe impiegata anche la giornata del sabato per lo svolgimento del corretto monte ore di attività didattiche. Alcune ipotesi di soluzione e richieste di convocare momenti di confronto e dialogo sono state presentate al Sindaco, all’amministrazione e ai tecnici comunali ma senza ricevere risposta”.
Dall’associazione guidata da Salvatore Cimmino sottolineano: “Abbiamo il sacrosanto diritto di sapere il futuro dei nostri piccoli. Siamo stanchi di risposte demagogiche. Faremo di tutto per tutelare il diritto alla salute e allo studio senza mai arrenderci. Andremo avanti fino a quando non ci daranno risposte concrete”.