L’estate a Napoli per le persone più fragili: come sarà?
Un tempo il Comune di Napoli, con il suo assessorato alle Politiche sociali, promuoveva per le categorie più fragili di cittadini, in particolare anziani e disabili che restavano in città, un programma specifico di iniziative e attività dal nome “Estate serena”. Ormai, di quell’epoca di programmazione “concertata” delle politiche sociali, non vi è più traccia.
Nella città che guarda a modelli internazionali e programma grandi eventi sul lungomare, in compenso, c’è un assessore al Welfare, Luca Trapanese, molto attento, anche per sua storia personale e professionale, ai cittadini più fragili, tra cui senza dimora e disabili, sensibile al tema dei diritti LGBT, e particolarmente vicino al terzo settore, con cui collabora attivamente sin dalla prima ora.
Ma come sarà questa estate rovente per le categorie più fragili della città, in assenza di vere e proprie misure a loro supporto?
Trapanese, in occasione dell’inaugurazione del progetto Alveare della pace (ormai concluso, promosso all’istituto Denza da Gesco con il patrocinio del Comune di Napoli e in collaborazione con l’associazione Terre di Posillipo), ci aveva annunciato alcune iniziative destinate, ad esempio, ai bambini e alle persone con disabilità, tema che sta molto a cuore all’assessore, padre single di Alba, bambina con sindrome di Down.
“Abbiamo aperto ai ragazzi disabili i centro diurni e i campi estivi delle ludoteche territoriali, che già coinvolgono circa 1700 bambini in tutte le municipalità cittadine – aveva detto l’assessore – La cosa davvero importante è fare squadra intorno al tema dell’accoglienza e dell’ascolto delle persone disabili, lavorando su tutti i livelli, dalla scuola alla cultura”.
Un potenziamento dell’accoglienza riguarda un’altra categoria particolarmente a rischio, soprattutto con le temperature roventi di questo periodo: i senza dimora. “Per loro – ha spiegato l’assessore – da luglio abbiamo ampliato le unità di personale dell’Unità Mobile di Strada da due a 5, tra assistenti sociali e operatori, per garantire una presenza maggiore”.
Il Comune di Napoli, già nei giorni scorsi, aveva firmato un accordo con l’Asl Napoli 1 Centro allo scopo di assicurare ai senza tetto un accompagnamento sanitario e una risposta più efficace al loro bisogno di cure. Trapanese ha chiesto anche la collaborazione del mondo delle cooperative sociali, delle associazioni e del volontariato, in modo da potenziare l’accoglienza di queste persone delle strutture e dei dormitori pubblici.
Sta di fatto che resta in capo al terzo settore napoletano la maggior parte dei servizi comunali che proseguono anche nel periodo estivo.
Per maggiori informazioni è possibile contattare la Centrale Operativa Sociale al numero 08118088486.
Qui l’intervista a Luca Trapanese