Referendum contro l’autonomia differenziata: al via la raccolta firme a Napoli
Parte la raccolta delle firme per il referendum che intende abrogare la legge dell’autonomia differenziata. Nel dettaglio, vanno depositate alla Corte di Cassazione 500mila o più firme. Le firme vanno raccolte su appositi fogli vidimati o anche attraverso la piattaforma di raccolta delle firme digitale.
“Oggi c’è bisogno di unire le nostre forze per raccogliere più di 500.000 firme entro metà settembre (la scadenza è il 30 settembre ma c’è bisogno di un po’ di tempo per il controllo di tutte le firme)”, afferma Caterina Pozzi, presidente del CNCA, presente nel comitato promotore del referendum.
“Raccogliere più di 500.000 firme in questi due mesi scarsi è complesso, ma fattibile. È necessario quindi lavorare sui territori, promuovere iniziative di dialogo, di comprensione di cosa significhi per l’Italia vedere attuata l’autonomia differenziata. Dovremo essere brave e bravi a spiegarla. Chiediamo a ogni Federazione regionale del CNCA di attivarsi per condividere con le organizzazioni socie l’importanza del nostro esserci. Il nostro compito è stare sui territori, spiegare, ascoltare e convincere. Non è un referendum dell’opposizione politica al governo, è un referendum di cittadine e cittadini che si impegnano contro il decadimento della nostra democrazia e contro un’Italia sempre più frammentata e diseguale”.
Anche la Cgil Campania si mobilita. Entra nel vivo anche a Napoli la campagna referendaria per l’abrogazione della legge sull’autonomia differenziata.
Martedì 23 luglio, alle ore 18 in piazza Municipio, il comitato referendario costituito in città, di cui fanno parte Cgil, Uil, le forze politiche che hanno sottoscritto il quesito referendario e le associazioni ed i movimenti de “La Via Maestra”, terrà un primo evento pubblico nel quale verranno illustrate le ragioni del “no” alla legge Calderoli e verranno raccolte le firme a sostegno del referendum. Ci sarà tempo entro la fine settembre per raccogliere e depositare le 500mila firme necessarie in Cassazione per l’indizione del referendum popolare, con l’obiettivo di andare alle urne nella primavera del 2025.
Intanto, si attiva anche la macchina del Comune di Napoli che informa che si può firmare nelle sedi delle 10 Municipalità cittadine:
1 Municipalità (Chiaia-Posillipo): Largo Torretta 19
2 Municipalità (Avvocata-Montecalvario-Porto-San Giuseppe-Pendino): Piazza Dante 93
3 Municipalità (Stella-San Carlo): Via Lieti a Capodimonte 97
4 Municipalità (San Lorenzo-Vicaria-Poggioreale): Via Gianturco 99
5 Municipalità (Vomero-Arenalla): Via Morghen 84
6 Municipalità (San Giovanne a Teduccio-Barra-Ponticelli): Via Atripaldi 64
7 Municipalità (Miano-Secondigliano-San Pietro a Patierno): Piazzetta del Casale
8 Municipalità (Scampia-Piscinola-Marianella-Chiaiano): Largo della Cittadinanza Attiva 15
9 Municipalità (Soccavo-Pianura): Piazza Giovanni XXIII 2
10 Municipalità (Bagnoli-Fuorigrotta): Via Acate 65 e via Cariteo 51.