Sabato, 21 Dicembre 2024

All’Archivio di Stato la mostra sulle Quattro Giornate

In occasione della ricorrenza degli 80 anni della guerra di Resistenza e delle Quattro Giornate di Napoli all’Archivio di Stato di Napoli, dal 18 ottobre 2023 al 31 gennaio 2024, la mostra fotografico-documentaria “Sguardi su Napoli e la Campania nelle relazioni italo-tedesche dall’alleanza dell’Asse all’occupazione nazista dell’Italia (1936-1943)”. 

L’esposizione e un ciclo di seminari rileggeranno, a distanza di otto decenni, in chiave italo-tedesca e in una prospettiva interdisciplinare, i rapporti tra Italia e Germania durante le due dittature, dall’alleanza dell’Asse Roma-Berlino all’occupazione nazista dell’Italia, dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943, attraverso uno sguardo privilegiato su Napoli e la Campania.

La mostra è co-ideata da Andrea D’Onofrio, professore di Storia contemporanea e coordinatore del Corso di Studio in Storia presso il Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università di Napoli Federico II, Lutz Klinkhammer, vicedirettore Istituto Storico Germanico di Roma e Maria Carmen Morese, direttrice Goethe-Institut di Napoli.

Il progetto è stato finanziato dal “Fondo per il Futuro” del Ministero degli Esteri della Repubblica Federale di Germania e dall’Università di Napoli Federico II. È. inoltre, inserito negli eventi per le celebrazioni degli 800 anni dell’Ateneo federiciano.

Fotografie, filmati e diari, in parte inediti, illustrano le visite di Hitler e dei gerarchi nazisti a Napoli, la presenza dei soldati tedeschi e le loro relazioni con la popolazione, fino al drammatico cambio di prospettiva dell'8 settembre 1943.

Il periodo di gravi violenze da parte degli occupanti nazisti, che si aprì in questa fase e la reazione dei napoletani condusse alla rivolta delle Quattro Giornate di Napoli (27-30 settembre). 

Immagini di vita quotidiana sotto i bombardamenti alleati e testimonianze di protagonisti napoletani e tedeschi delle Quattro Giornate, nonché di sopravvissuti ai massacri nazisti in Campania rappresentano la dimensione di guerra totale.

Le fonti fotografiche, audiovisive e documentarie cartacee, spesso inedite, presentate nella Mostra, provengono da diversi archivi pubblici e privati, locali, nazionali e internazionali, come: l’Archivio Parisio-Troncone, l’Istituto Campano per la Storia della Resistenza, dell’Antifascismo e dell’età contemporanea “Vera Lombardi”, l’Archivio Carbone, l’Archivio di Stato di Napoli, l’Archivio Storico dell’Istituto Luce, l’archivio delle Teche RAI, l’Archivio Storico del Banco di Napoli, l’emeroteca Tucci di Napoli, l’Archivio Federale Tedesco (Bundesarchiv), l’Archivio Militare di Friburgo, il Public Record Office di Londra, l’Imperial War Museum di  Londra,  National Archives and Records Administration (NARA) di Washington, l’Air Force Historical Research Agency dell’Alabama (AFHRA), il fondo dell’UNRRA dell’Archivio delle Nazioni Unite di New York, l’SZ-Photo Archive, nonché archivi privati come quello di Hilmar Landwehr, soldato della Wehrmacht, le cui foto sono state acquisite su gentile concessione di Nikolaus Merkel.

“Si cercherà di analizzare - spiega il professor Andrea D’Onofrio - il ruolo svolto da alcuni aspetti dell’immaginario collettivo dei tedeschi sull’Italia e, viceversa, degli italiani sulla Germania, nelle reciproche relazioni e percezioni tra l’Italia di Mussolini e la Germania di Hitler prima e durante la guerra e nella fase della Resistenza. E di far dialogare e confrontare una storia “dall’alto” con una storia “dal basso”, con un preciso riferimento ai percorsi di costruzione e ricostruzione memoriale che hanno caratterizzato l’Italia e la Germania del secondo dopoguerra in riferimento agli eventi trattati".

Il comitato scientifico-organizzativo della mostra fotografico-documentaria vede accanto alla direttrice del Goethe-Institut di Napoli, Maria Carmen Morese, alla direttrice dell’Archivio di Stato di Napoli, Candida Carrino, al coordinatore del Corso di Studio in Storia  e professore di Storia contemporanea presso l’Università Federico II di Napoli Andrea D’Onofrio (responsabile scientifico-organizzativo del Progetto), allo studioso dei rapporti italo-tedeschi riguardanti Napoli durante il periodo dell’Asse Fabio Romano, all’esperto della storia delle occupazioni nazi-fasciste nei Balcani e professore di Storia contemporanea presso l’Università del Piemonte Orientale Paolo Fonzi, alcuni dei massimi specialisti della storia dell’ultimo periodo bellico riguardanti l’Italia e, nello specifico, la Campania e Napoli, con particolare riferimento ai bombardamenti alleati e tedeschi e all’occupazione nazista dell’Italia, e quindi alle Quattro Giornate di Napoli, come: Gabriella Gribaudi, professore onorario di Storia contemporanea presso l'Università degli Studi di Napoli Federico II, Lutz Klinkhammer, vicedirettore dell’Istituto Storico Germanico di Roma e Carlo Gentile dell’Università di Colonia.

La mostra e i seminari previsti dal Progetto affronteranno, in particolare, i seguenti 8 nuclei tematici:

1. La visita di Hitler a Napoli (maggio 1938)

2. Le visite ufficiali dei gerarchi nazisti e turismo tedesco a Napoli (1937-1939)

3. L'entrata in guerra dell'Italia e la situazione a Napoli, nel comune impegno bellico italo-tedesco:

Lo scoppio della guerra, la convivenza dei soldati tedeschi con i napoletani, i bombardamenti anglo-americani su Napoli, i loro effetti e la vita sotto i bombardamenti.

4. Un militare della Wehrmacht fotografo: Hilmar Landwehr

5. Armistizio, fine dell'alleanza italo-tedesca, sbarco degli Alleati a Salerno

6.  Occupazione nazista e Quattro Giornate di Napoli 

7. Rappresaglie e stragi tedesche in Campania 

8. Rielaborazione storico-processuale e dialogo italo-tedesco nel secondo dopoguerra

Apertura della mostra: 18 ottobre 2023 - 31 gennaio 2024 

(Dal lunedì al venerdì dalle ore 8 alle 18:30; sabato dalle 8 alle 14)

Una parte della mostra si svolgerà contemporaneamente anche presso il Goethe-Institut di Napoli, in Vicolo Santa Maria Cappella Vecchia, 31.

Author: Redazione

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