Venerdì, 19 Aprile 2024

Chiesa di Santa Luciella a Napoli: torna a splendere la facciata restaurata

Torna a splendere la facciata della Chiesa di Santa Luciella ai Librai a Napoli: completamente restaurata è stata svelata e presentata alla città questa mattina. 

Un grande lavoro che ha visto la collaborazione tra operatori pubblici e privati con l’obiettivo di valorizzare il patrimonio storico e artistico di Napoli e sostenere le giovani generazioni.

Il progetto è stato voluto dai responsabili e fondatori dell’Associazione Respiriamo Arte, Massimo Faella, Simona Trudi, Angela Rogliani e Francesca Licata, impegnati nel recupero e nella valorizzazione della preziosa chiesetta nel cuore del centro antico, dedicata a Santa Lucia.

Il progetto è partito nel 2020  sotto l’alta sorveglianza della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per il Comune di Napoli, mentre a 2021, sono cominciati i lavori veri e propri di restauro realizzati dalla Artes Restauro e Servizi per l’Arte Soc. Coop (direttore dei lavori l’architetto Massimo Naviglio).

Lo svelamento della facciata

Insieme con i responsabili dell’Associazione Respiriamo Arte, sono intervenuti alla presentazione: Maria Caniglia, Presidente IV Municipalità Comune di Napoli, Fabrizia Paternò di San Nicola, Soprintendente del Pio Monte della Misericordia, Alessandro Pasca di Magliano già Soprintendente del Pio Monte della Misericordia, Daniela Buffolano, Brand Manager Parmalat. 

Presente Don Federico Battaglia, Direttore Diocesano Ufficio Pastorale Giovanile Chiesa di Napoli e direttore del Progetto Policoro, programma che ha consentito l’avventura di Santa Luciella in linea con l’obiettivo di sostegno all’imprenditorialità giovanile.

All’evento hanno partecipato anche Don Giacomo Equestre, Direttore Ufficio Beni Culturali Chiesa di Napoli, Padre Salvatore Fratellanza, rappresentante dell’Arciconfraternita proprietaria di Santa Luciella e Padre Guy Gervais Nsama, Parrocchia di San Gennaro all’Olmo.
Il recupero e la valorizzazione di Santa Luciella

Nasce dall’impegno dell’Associazione Respiriamo Arte, con l'aiuto del Pio Monte della Misericordia che ha favorito lo start up e che, in linea con i suoi valori, dedica una delle aree di intervento sociale dell’Ente allo sviluppo di iniziative imprenditoriali giovanili. L’individuazione del gruppo di giovani laureati dell’Associazione, preparati e motivati a valorizzare un bene abbandonato del centro storico di Napoli, e l’iniziale sostegno economico e progettuale dell’Ente di via Tribunali, hanno consentito, oltre sei anni fa, la partenza del progetto. Nel 2016 l’Associazione ha ottenuto il comodato d’uso della Chiesa di Santa Luciella ai Librai, abbandonata per più di trent’anni e resa nuovamente accessibile e aperta al pubblico nell’aprile 2019. Sono poi state moltiplicate le forze: nel 2020 Parmalat, da sempre fortemente attivo con il marchio Berna nel sostegno ad iniziative di valenza sociale e culturale, ha investito nel progetto e finanziato l’intervento di recupero della facciata della chiesa, confermando il proprio legame profondo con il territorio che si tramanda di generazione in generazione a supporto del lavoro giovanile. #GenerazioneBerna è infatti il titolo dell’iniziativa che ha accompagnato in questi anni la campagna di promozione da parte di Parmalat - Berna per sostenere il progetto, partecipando con un importante contributo economico alla rinascita di un prezioso bene artistico di Napoli.

Il recupero del patrimonio storico e artistico della città di Napoli avviene così attraverso la tutela e la valorizzazione di siti e monumenti che rappresentano preziosi lasciti, spesso abbandonati all’incuria e al degrado e di cui la Chiesa di Santa Luciella rappresenta un fulgido esempio di quei “luoghi dimenticati”, che tornano a vivere e a cui viene restituito valore. Oggi la Chiesa di Santa Luciella viene riconsegnata alla città nel suo nuovo splendore.

Nel cuore del centro storico di Napoli: la Chiesa di Santa Luciella

La preziosa chiesetta si trova nel vicolo che collega San Biagio dei Librai a San Gregorio Armeno.  Fondata poco prima del 1327 da Bartolomeo di Capua, giureconsulto e consigliere politico di Carlo II d’Angiò e di Roberto I, nel 1629, viene indicata come Cappella dell’Arte dei Molinari o Mulinari (capostipiti mugnai o lavoranti presso un mulino). Successivamente sarà presa in custodia dai pipernieri, antichi artisti che scolpivano le pietre dure. Questi, abituati a lavorare con scalpello e martello, temendo che le schegge, schizzando dalla pietra, potessero conficcarsi negli occhi, iniziarono a venerare Santa Lucia, la protettrice della vista, decidendo, dunque, di dedicarle questo luogo. Nel diciottesimo secolo fu oggetto di un sostanziale rimaneggiamento e nel 1748 divenne sede dell’Arciconfraternita dell’Immacolata Concezione SS. Gioacchino e Carlo Borromeo. 

Piccolo e prezioso gioiello barocco, la Chiesa di Santa Luciella, nota per conservare il teschio con le orecchie, è rimasta abbandonata per più di 30 anni. Oggi è gestita dall’Associazione Respiriamo Arte, nata da un’idea di un gruppo di giovani laureati partenopei, specializzati in campo artistico e letterario, che hanno dato vita al recupero e alla valorizzazione sia da un punto di vista di sviluppo turistico, sia d’inclusione sociale proponendo momenti aggregativi per le persone del quartiere. Respiriamo Arte rientra tra le Associazioni riunite nella “Rete del Pio Monte della Misericordia” ed è in partenariato con altre realtà della Rete come l’Associazione La Scintilla e l’Associazione Kora. 

Dall’apertura fino ad oggi, la Chiesa di Santa Luciella ha accolto 40mila visitatori, nonostante la chiusura forzata, a causa della pandemia (per nove mesi, tra il 2020 e il 2021).

Author: Redazione

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