Altro trionfo napoletano è quello di Paolo Sorrentino con il suo Parthenope, grande omaggio alla sua città: Napoli. Il film riceve tre prestigiosi Nastri d’Argento – miglior fotografia (Daria D’Antonio), montaggio (Cristiano Travaglioli) e colonna sonora (Lele Marchitelli). Ma il riconoscimento che più emoziona è il premio 'Biraghi' a Celeste Dalla Porta, giovane attrice protagonista di un’opera che, attraverso la sua delicatezza, celebra l’anima femminile e lo spirito profondo della città partenopea. Parthenope è una dichiarazione d’amore cinematografica alla bellezza e malinconia di Napoli.
Nel segno dell’impegno, Francesco Di Leva conquista il Nastro d’Argento come miglior attore non protagonista per il suo ruolo complesso e doloroso in Familia di Francesco Costabile. Interprete sempre più centrale nel panorama italiano, Di Leva conferma una capacità attoriale che fonde autenticità e carisma, e rappresenta quella Napoli cinematografica che racconta anche le sue contraddizioni sociali.
Anche i giovani attori napoletani emergono in questa edizione dei Nastri. Oltre a Celeste Dalla Porta e Francesco Gheghi, spicca Ludovica Nasti, già nota per il suo ruolo ne L’amica geniale, che si cimenta con brillantezza nella commedia La storia del Frank e della Nina. Il suo Premio Nuovo Imaie sottolinea la promessa che rappresenta per la nuova generazione di interpreti campani.
Napoli è sempre più protagonista del cinema italiano non solo per i suoi talenti, ma anche per il suo impatto culturale ed emotivo. Dai drammi familiari di Familia alle riflessioni storiche e intime di Parthenope, passando per l’intensità umana di Fuori, il cinema partenopeo continua a dimostrarsi vitale, profondamente connesso alla realtà e capace di parlare un linguaggio universale.
Con i Nastri d’Argento 2025, Napoli conferma il suo ruolo centrale nella mappa del cinema italiano: una città che ispira, che racconta, che vive e che – anche attraverso lo sguardo dei suoi autori e interpreti – continua a far sognare.