Noi ce la siamo cavata
A trent’anni dall’uscita del film Io speriamo che me la cavo, arriva il documentario Noi ce la siamo cavata che attraverso i racconti, gli aneddoti e le esperienze dei protagonisti ripercorre la storia del film.
Il docufilm è di Giuseppe Marco Albano, con Adriano Pantaleo, Lina Wertmüller, Ciro Esposito.
Trama:
Un documentario che rende omaggio a Io speriamo che me la cavo, film di Lina Wertmüller tratto dall'omonimo romanzo di Marcello D'Orta. Una storia molto significativa che racconta una realtà ancora attuale: l’abbandono scolastico, la prepotenza della criminalità organizzata sui giovani e il rapporto a volte conflittuale tra insegnanti e allievi. Oggi trentottenne, l’attore Adriano Pantaleo, che nel film interpretò Vincenzino, per celebrare l’opera ha intrapreso un viaggio on the road alla ricerca dei suoi ex compagni della terza B della scuola elementare dell’immaginaria Corzano. Il racconto delle loro vite e i ricordi legati al film sono diventati l’occasione per scoprire se “anche loro se la sono cavata” e per descrivere i cambiamenti di Napoli e del Sud Italia.
L’idea di Noi ce la siamo cavata è nata ad Adriano Pantaleo nel 2020 con l’avvicinarsi del trentennale dell’uscita del film e la consegna dell’Oscar alla carriera a Lina Wertmüller. Adriano Pantaleo e Giuseppe Marco Albano, ne hanno parlato subito a Lina, entusiasta del progetto e che proprio al documentario ha concesso l’ultimo affettuoso contributo poco prima della sua scomparsa nel dicembre 2021. Tra i protagonisti del viaggio: Isa Danieli, Gigio Morra e Paolo Bonacelli, il produttore Ciro Ippolito, il co-sceneggiatore Andrej Longo e la casting director Maria Rosaria Caracciolo.