L’arte di Mary Cinque per il Premio Lamberti 2022
“Titled”, ovvero una serie di vedute di città per indagare la realtà urbana nei suoi aspetti più o meno visibili. Una riflessione sul rapporto tra i miti che abbiamo creato per spiegarci il mondo in cui viviamo e il modo in cui, a partire da grandi eventi come la prima rivoluzione industriale, l'essere umano ha vissuto e plasmato il mondo.
È questo il senso del quadro che l’artista campana Mary Cinque ha deciso di donare alla IX edizione del Premio “Amato Lamberti” (in programma il prossimo 10 settembre dalle 19 negli spazi all’aperto del Centro Europeo di Studi di Nisida).
Impegnata in questo momento in un progetto a metà tra studio su Agerola/Costiera Amalfitana, di cui è originaria, e reminiscenze del Regno Unito, dove è stata per tre anni, la Cinque ci racconta il fascino dei punti in comune tra le città del mondo. “Napoli è la musa in questo caso, ma quella rappresentata potrebbe essere tranquillamente un’altra città. In Titled l’architettura contemporanea è protagonista: ritraccio palazzi, quartieri, strade, ispirati a panorami di New York, Filadelfia, Roma, Londra, Milano”, sottolinea l’artista parlando del quadro destinato alla manifestazione organizzata dall’associazione Jonathan e dal gruppo di imprese sociali Gesco.
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Immagini di copertura del video a cura di Matteo Cinque
Mary Cinque (1979) segue i corsi di pittura e decorazione presso l'Accademia di Belle Arti di Napoli, prima, e quella di Brera, poi. Nel 2006 una permanenza di tre mesi tra Philadelphia e New York influenza fortemente il suo lavoro. Nel 2010 partecipa al workshop "Capturing the elusive here" tenuto dall'artista ispano-americano Isidro Blasco presso AreaOdeon a Monza e alla mostra Eruption presso la White box gallery di New York.
Espone alla 54° Biennale d'arte di Venezia. Nel 2012 è segnalata dalla professoressa Ada Patrizia Fiorillo al Premio Bice Bugatti - Giovanni Segantini. È tra i finalisti del concorso Centro-Periferia 2014 di Federculture. La sua opera "Salon d'automne" è presente nel Museo di arte ambientale di Giffoni Sei Casali.
Nel 2014 ha collaborato, con il collettivo olandese Company New Heroes, al progetto europeo Seismic sull'innovazione urbana e allo European Youth Exchange Babel a Turku (Finlandia). Nel 2018 è tra i 100 artisti selezionati per la prima edizione della The Other Art Fair di Saatchiart a Los Angeles, cui seguono numerose mostre collettive a Los Angeles, curate da Art1307.
La mostra personale “A winter’s tale”, nel 2019, è il risultato di una residenza a St Moritz dove si è fatta ispirare dai luoghi e dalle persone della località svizzera e rappresenta un’altra tappa della sua collaborazione con la Galerie Palue di Pontresina.
Nel 2022 viene presentata al pubblico “Vita stereoscopica”, cartella di serigrafie con testi di Luca Starita, a cura de Il Laboratorio di V. Avella e A. Sgambati, una ulteriore riflessione sull’essere umano e sul nostro posto nel mondo, realizzata ispirandosi ad appunti visivi presi quando Cinque viveva a Londra (2017-2019). Dalla fine del 2019 Mary Cinque è tornata ad Agerola dove vive e lavora.