L’arte di Antonello Tagliafierro per il Premio Lamberti 2022
Tra gli artisti che hanno donato la loro opera alla IX edizione del Premio “Amato Lamberti” (in programma il prossimo 10 settembre dalle 19 negli spazi all’aperto del Centro Europeo di Studi di Nisida), c’è anche il casertano Antonello Tagliafierro.
All’interno della sua particolarissima casa-laboratorio, con lui facciamo un tuffo nella produzione artistica dagli anni ’80 ad oggi, per un periodo caratterizzata da un forte impegno sociale e sempre in bilico tra pittura, scultura e installazione.
Si chiama volutamente Senza Titolo l’opera che Tagliafierro ha scelto di destinare all’edizione 2022 del Premio organizzato dall’associazione Jonathan e dal gruppo di imprese sociali Gesco con il coordinamento tecnico di Exit Communication per premiare personalità che si sono particolarmente distinte in fatto di responsabilità sociale.
Guarda l’intervista ad Antonello Tagliafierro
Antonello Tagliafierro è nato a Caserta nell’ottobre del 1952, dove vive e lavora. Ha studiato alla scuola d’arte di San Leucio e al Liceo Artistico e all’Accademia di Belle Arti di Napoli. Inizia nei primi anni ‘70 a produrre una pittura di superficie ispirata alle immagini dei mass media. Nella metà dello stesso decennio, i suoi interessi sono rivolti al sociale, partecipando anche alle attività artistiche del Collettivo Lineacontinua.TL, con interventi sul territorio.
Nel 1980 fonda la “Marino Tagliafierro s.r.l operatori visivi”, presentando il loro lavoro a Firenze a Perugia e al Cairn di Parigi. Dalla metà degli anni ’80, svolge un lavoro in bilico tra pittura, scultura e installazione. Le sue opere sono state presentate in mostre personali e collettive in Europa, Stati Uniti e Sud America. Ha partecipato ad esposizione collettive con artisti di fama internazionale come Marco Lodola, Carla Viparelli, Maurizio Cattelan, Claudio Massini.