Napoli Pride: in piazza per far festa ma soprattutto difendere diritti fondamentali
Un momento per far festa e rivendicare l’orgoglio del mondo lgbtqia+ ma soprattutto per difendere diritti fondamentali che, in questo momento storico e politico del nostro Paese, vengono continuamente minacciati. Con questo spirito, stamattina, al Real Albergo dei Poveri, è stato presentato il programma del Napoli Pride 2024 - manifestazione ormai storica in città che si avvicina al suo trentennale - in programma sabato 29 giugno.
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Per questa edizione, laddove altrove viene negato il patrocinio (è il caso della Regione Lombardia che non appoggerà il Milano Pride), il Comune di Napoli è in prima linea sostenendo e organizzando il Pride insieme alla fitta rete di associazioni riunite nel Comitato organizzatore del Napoli Pride 2024.
Il sostegno del Comune di Napoli
Ad esprimere oggi la sua vicinanza alla piattaforma del Pride, come momento di riflessione ma anche lotta per diritti messi sempre più in discussione in questo momento, c’erano il sindaco di Napoli, che ha, tra l’altro espresso soddisfazione per la grande unità e compattezza dimostrata dalle associazioni in questa occasione, con l’assessora comunale alle Pari opportunità Emanuela Ferrante.
Con loro sono intervenuti alla conferenza stampa: Antonello Sannino, presidente Antinoo Arcigay Napoli; Chiara Piccoli, presidente ALFI le Maree, Claudia Cavalli, responsabile dell’Associazione Trans Napoli; Tanya Di Martino, Coordinamento Campania Rainbow; Diego Di Flora, direttore artistico Star Show Napoli Pride 2024.
Fitto il programma dell’edizione 2024, il cui slogan è “Fa’ pace con i diritti” in riferimento ai conflitti che minacciano anche la comunità lgbtqia+, che propone, tra l’altro, un confronto sui diritti civili tra i leader dei due principali partiti di opposizione, Elly Schein e Giuseppe Conte, in programma all’interno dell’edificio di piazza Carlo III venerdì 28 giugno.
L’evento in programma il 29 giugno
L’appuntamento è per sabato 29 giugno 2024 alle ore 16 in piazza Municipio. Da qui partirà il corteo che dopo tanti anni tornerà ad attraversare via Toledo per arrivare infine a piazza Dante, dove si terranno gli interventi politici e lo “Star Show” la direzione artistica di Diego Di Flora. La madrina di questa edizione è la cantante Malika Ayane.
La parata conclusiva sarà preceduta da una settimana di iniziative e di eventi per la seconda edizione napoletana del Pride Park: il “villaggio dei diritti”, uno spazio aperto in città per incontri, confronti, convegni, dibattiti, mostre, spettacoli sui temi che trovano piena cittadinanza nel Napoli Pride che ospiterà l’ultimo giorno un importantissimo confronto con Elly Schlein e Giuseppe Conte insieme al Sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi e al comitato Napoli Pride.
Il comitato organizzatore del Napoli Pride
Il Comitato organizzatore del Napoli Pride 2024 è costituito da: Coordinamento Campania Rainbow (CCR), Antinoo Arcigay Napoli (che festeggia il 40esimo della fondazione), ALFI Le Maree, Associazione Trans Napoli (ATN) e Pride Vesuvio Rainbow (PVR). Il Napoli Pride è realizzato in co-organizzazione con il Comune di Napoli, con il supporto di Famiglie Arcobaleno, AGEDO, Pochos Napoli, I Ken e da diversi anni riceve il patrocinio morale della Regione Campania, della Città Metropolitana di Napoli e del Consolato USA.
Il Napoli Pride è sostenuto, patrocinato, sponsorizzato da tutti quei soggetti e quelle realtà, pubbliche o private, che aderiscono pienamente a questa piattaforma politica e programmatica.
Il Pride che ha resistito alla pandemia
Napoli è stata la città italiana che ha ospitato nel 1996 il primo pride del sud Italia, terzo in Italia dopo Roma 1994 e Bologna 1995. Il capoluogo partenopeo ha ospitato nel 2010 il suo secondo pride nazionale dopo quello del 1996. Da Napoli partono i Campania Pride con il Salerno Campania Pride del 2012 e il Benevento Campania Pride del 2014.
A Napoli nasce l’Onda Pride nel 2013 e nel 2014 il Mediterranean Pride of Naples (MPoN) che porta alla firma della carta di Marsiglia nel 2017, Carta sottoscritta, per la libera circolazione dei diritti, delle idee e delle persone, con i Pride di Marsiglia, Beirut, Algeri, Tunisi, Pompei. Dal 2018, con lo storico Pride a Pompei, i Pride arrivano anche nell’area metropolitana di Napoli, a seguire Sorrento 2019, Torre Annunziata 2022, Scafati 2023 (in provincia di Salerno) e quest’anno Torre del Greco, previsto per il 28 settembre.
Nel 2016 il corteo del Napoli Pride entra nella ex nato di Bagnoli, fuori dal centro della città ed è la prima manifestazione che entra in un lugo occupato per decenni da una delle più grandi basi NATO del mediterraneo, il Pride trova, in questa occasione, una storica e suggestiva alleanza con i lavoratori e le lavoratrici dell’ex stabilimento siderurgico di Bagnoli.
Una simbiosi tra le istanze del Pride con quelle di quel pezzo della città che attende da decenni un intervento politico risolutivo ai problemi di inquinamento e desertificazione postindustriale successiva alla dismissione dell’Italsider (ex ILVA). Dopo l'edizione del 2006, organizzata da Arcigay Napoli in occasione del decennale di quel primo Napoli Pride del 1996, con l'edizione del 2009 il Napoli Pride verrà riproposto ogni anno, senza interruzione alcuna, tant’è che il Napoli Pride risulterà l’unico pride in Europa a non fermarsi neanche durante la pandemia da Covid-19, con le storiche edizioni del 2020 e del 2021.
Maggiori informazioni: www.napolipride.org