Oltre la linea d'inverno festival, musica e danza contemporanea itineranti tra provincia e città
Proseguono gli appuntamenti con la danza contemporanea in dialogo con le arti, nell'ambito del festival Oltre la linea d'inverno.
Dal 26 al 28 novembre, l'itinerario dei piccoli teatri di prossimità, che ospiteranno spettacoli e le brevi performance, passerà dalla provincia alla città. La finalità è sempre quella di garantire uno spazio alla sperimentazionedi nuove forme di linguaggio corporeo. Si parte dal Teatro Magma di Torre Annunziata che metterà in scena Quasi Cieloe Le città invisibili; il 27 si passa in città, allo ZTN di Napoli con Occhio di Maialee Wum Perla Etnica; infine il 28 si torna a Capua, al Fazio Open Theatercon Le città invisibilie Dal diario di Mario Serra.
Il PROGRAMMA
Venerdì 26 novembre, alle 21, al Teatro Magma di Torre Annunziata, il week end apre con Quasi cielo: tre ‘personaggi’ all’interno di un contesto che li rimescola come in un frullatore fatto di cinema d’autore, ragtime, beat italiano e parole elettroniche compongono un ritratto romantico e irreale, una figura unica della quale rappresentano due aspetti: il tratto esteriore, patinato e quello interiore, critico. Ispirato a un progetto di Raffaele De Martino, la performance è prodotta da Akerusia danza, con la regia di Elena D'Aguanno, coreografia e interpretazione di Sonia Di Gennaro, Sabrina D’Aguanno, Ciro Venosa.
Segue Le città invisibili uno spettacolo liberamente ispirato al testo di Italo Calvino, prodotto da ARB dance company, con la regia e coreografia di Roberta De Rosa, Voce di Michele Casella. Un lavoro che nasce dal desiderio di raccontare quanto sia necessario fare per non lasciare che l'invisibile ci sfugga. Lavorare su sé stessi, spostando la propria attenzione da fuori a dentro; siamo noi che decidiamo di far parte dell'inferno o di lavorare sodo per dare spazio a ciò che è davvero importante.
Il 27 novembre Teatro ZTN di Napoli, ore 21 va in scena Occhio di maiale, una produzione di Itinerarte. Immaginare di sdoppiarsi, di vedere con occhi nuovi la realtà che ci circonda. Percepire la follia dell'essere umano nella sua corsa verso il nulla. E capire che in fondo ciò che resta è la poesia, la capacità di gioire delle piccole cose e di elevarsi spiritualmente attraverso il pensiero. Tutto questo è Occhio di maiale, con la regia e interpretazione di Massimo Finelli, musiche di Massimo D’Avanzo; danzatrice Carmen Famiglietti. A seguire WUM Perla Etnica, un duo composto daMassimo D'Avanzo, polistrumentista, programmatore e producer, e Carmen Famiglietti, danzatrice e voce. Entrambi appassionati di musiche e danze del mondo in questo progetto rimescolano i tanti strumenti, le forme musicali e i passi di danza accumulati in anni di ricerca e passione, in una produzione di brani originali e riletture di brani tradizionali e cover. Brani strumentali, impreziositi da una danza di fusione di ispirazione etnica, si alternano a canzoni di comunicazione immediata ma “speziate” da sonorità e suggestioni inaspettate.
Domenica 28 novembre, al Fazio Open Theater di Capua, ore 19,30 torna Le città invisibilidi ARB dance company; segue lo spettacolo Dal diario di Mario Serra, con la regia di Rosario Liguoro, coreografie di Elena D’Aguanno. Lavoro di poesia e danza che parte dai testi poetici di Mario Serra (pittore, poeta e musicista molisano), per pervenire a un gioco di riflessi sulla figura dell’attrice Patrizia Eger. Le immagini vengono ampliate nel gioco della danza interpretato da Carmen Famiglietti, con musiche dal vivo di Otello Matacena e Monica Neri. Ogni elemento, dalla voce alla danza, crea una tessitura di emozioni e riflessi che tendono ad ammaliare il pubblico in una visione onirica.
Costo del biglietto: 10 euro