Giovedì, 21 Novembre 2024

Scuola di Specializzazione in beni archeologici Unisob - Unicampania

In occasione dell’inaugurazione dell’anno accademico della Scuola di Specializzazione in beni archeologici (interateneo tra l’Università Suor Orsola Benincasa e l’Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli” ), ci sarà un incontro mercoledì 23 marzo 2022, a partire dalle ore 9.00, alla Sala degli Angeli dell’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli (Via Suor Orsola 10).

L’evento sarà trasmesso anche in diretta streaming su: https://www.facebook.com/unisob 

All’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli, l’intera offerta formativa rivolta agli archeologi è calibrata sulle nuove esigenze tecnologiche della professione dell’archeologo poiché da decenni ormai l’informatica aiuta a rendere più efficiente l’analisi dei dati di scavo e di studio dei reperti.

Anche per l’archeologia si può adesso parlare di digital humanities.

Insieme ai Rettori del Suor Orsola e di Unicampania ( Lucio d’Alessandro e Giovanni Nicoletti), saranno presenti all’incontro i soprintendenti Luigi La Rocca, Teresa Cinquantaquattro e Mario Pagano; il direttore regionale dei Musei della Campania, Marta Ragozzino; il Comandante del Nucleo di Tutela Patrimonio Culturale per la Campania dell’Arma dei Carabinieri, Massimiliano Croce; il direttore  del MANN, Paolo Giulierini; il direttore del Parco Archeologico di Ercolano, Francesco Sirano; il direttore del Parco Archeologico dei Campi Flegrei, Fabio Pagano; il direttore del Museo Civico “Sebastiano Tusa” di Procida, Nicola Scotto di Carlo; il vicepresidente dell’Associazione Nazionale Archeologi, Oriana Cerbone e il dirigente dell’Ufficio Politiche Culturali e Turismo della Regione Campania, Nadia Murolo.

Anticipa Federico Marazzi: “Nel mondo dell’archeologia è ormai cambiato tutto. Gli archeologi, infatti, per la maggior parte sono ormai liberi professionisti che lavorano per committenze pubbliche o private come farebbe un architetto o un ingegnere. Il loro metodo investigativo, anche se non ha abbandonato gli attrezzi che servono ad esplorare manualmente il terreno, si avvale ormai di ausili tecnologici che vanno dai droni ai satelliti, per scandagliare ciò che il terreno nasconde senza bisogno di muovere una sola zolla di terra”.

Continua Marazzi: “Allo stesso tempo l’archeologo è sempre più impegnato nel racconto del suo lavoro alla cittadinanza. Anche in questo caso le nuove tecnologie e i nuovi canali informativi la fanno ormai da protagonisti. La creazione di musei e parchi archeologici autonomi, a partire dal 2016, ha stimolato molto (anche se non ancora sufficientemente) le attività di comunicazione del patrimonio archeologico e i siti di Napoli e dintorni sono in questo senso all’avanguardia”. Tutti questi cambiamenti hanno prodotto una crescita indiscutibile delle scienze archeologiche e spesso, paradossalmente, come evidenzia Marazzi, “c’è persino più offerta che domanda di lavoro, perché non vi è ancora adeguata conoscenza dei grandi cambiamenti avvenuti e delle opportunità che offrono”.

Per maggiori informazioni (programma completo ed interventi) visitare la pagina: https://www.unisob.na.it/eventi/

 

Ilaria Saitta
Author: Ilaria Saitta
Laureata in Lingue e culture moderne per la comunicazione e cooperazione internazionale, si occupa di organizzazione eventi e scrive di cinema, teatro e musica.

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