Al via A Canne Spiegate: quattro concerti gratuiti per celebrare l’organo
Nel mese di dicembre prende il via A Canne Spiegate, la rassegna di concerti d’organo organizzata dalla Fondazione Pietà de’ Turchini. Quattro gli appuntamenti in programma, previsti il 14, 15, 16 e 21 dicembre, per celebrare due straordinari strumenti: l’organo settecentesco Cimmino, collocato nel presbiterio della Chiesa di Santa Caterina da Siena e l’organo Mascioni, risalente ai primi del ‘900, affidato in comodato permanente alla Fondazione da un privato organista protagonista di uno dei concerti in programma.
Si parte il 14 dicembre, alle ore 18.30, a Santa Caterina da Siena, con Olga Laudonia che presenta Ninno Bello - Quattro secoli di Pastorali per organo dalle biblioteche di Napoli. Il 15 dicembre si inaugura l’organo Mascioni con La soave melodia – la dimensione intima nel repertorio organistico del primo Novecento di Giovanimmaria Perrucci. Si prosegue il 16 dicembre, alle ore 18.30, nella Chiesa di San Rocco a Chiaia con il concerto Natale barocco – Canti, musiche e balli del ‘700, eseguito dall’Ensemble Barocco del Liceo Musicale “Margherita di Savoia”. La rassegna si chiude il 21 dicembre, alle ore 11.30, nella Chiesa di San Rocco a Chiaia, con Vincenzo Di Ianni che presenta L’Organo in Europa fra Barocco e Romanticismo.
A Canne Spiegate è un'occasione unica per immergersi nella musica barocca attraverso le sonorità autentiche di questo raro strumento. Tutti gli eventi sono ad ingresso libero su prenotazione scrivendo a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..
Il primo appuntamento di A Canne Spiegate è il 14 dicembre, alle ore 18.30, presso la Chiesa di Santa Caterina da Siena, dove Olga Laudonia si esibirà in Ninno Bello - Quattro secoli di Pastorali per organo dalle biblioteche di Napoli, un programma che esplora la tradizione pastorale napoletana attraverso il suono dell'organo. Olga Laudonia presenta due lavori sulla musica pastorale napoletana: un libro e un disco. Il libro Arcadia nel golfo di Partenope: ninna-nanne per il Verbo Incarnato, pubblicato dalla Fondazione La Pietà de’ Turchini, esplora la musica natalizia settecentesca di Napoli, legata all'arte presepiale, mentre il disco Ninno bello raccoglie pastorali per organo, molte inedite, registrate su organi storici italiani. Entrambi hanno ricevuto ampi consensi, con il libro già alla seconda ristampa e il disco premiato dalla rivista Musica.
Il 15 dicembre, alle ore 11.30, nella Chiesa di San Rocco, sarà la volta di La soave melodia – la dimensione intima nel repertorio organistico del primo Novecento, un concerto a cura di Giovanimmaria Perrucci. In occasione di questo concerto, si terrà anche l'inaugurazione dell'Organo Mascioni (Opus 276 del 1907), un gioiello storico che arricchirà ulteriormente l'atmosfera. Il repertorio selezionato fonde musiche antiche e composizioni del primo Novecento. L’organo Mascioni diventa così un simbolo per promuovere la cultura organistica napoletana, legata a storici compositori come Trabaci e figure moderne come Franco Michele Napolitano
Il 16 dicembre, alle ore 18.30, la Chiesa di San Rocco a Chiaia ospiterà il concerto Natale barocco – Canti, musiche e balli del ‘700. L'Ensemble Barocco del Liceo Musicale “Margherita di Savoia” di Napoli, insieme a numerosi giovani musicisti, proporrà un programma di canti, danze e sonate tipiche del periodo barocco, immersi nell'incantevole atmosfera natalizia. L’Ensemble è nato da un progetto educativo sulla Musica Antica, guidato dai professori Angela Amato, Ida Caiazza e Francesco Nocerino, con il supporto di altri docenti dell’istituto.
Infine, il 21 dicembre, alle ore 11.30, sempre nella Chiesa di San Rocco a Chiaia, Vincenzo Di Ianni presenterà L’Organo in Europa fra Barocco e Romanticismo, un affascinante viaggio attraverso le evoluzioni dell'organo in due epoche fondamentali della musica europea.
L’Organo Cimmino, collocato nel presbiterio della Chiesa di Santa Caterina da Siena, si distingue per le seguenti caratteristiche: dieci registri azionati da pomelli di ottone, tastiera di quattro ottave, tasti in bosso ed ebano, una uccelliera, accessorio tipico che richiama le antiche sonorità barocche. Questo strumento incarna il tipico timbro napoletano del periodo barocco, evocando le atmosfere sonore che accompagnavano le melodie sacre del passato.