Mercoledì, 18 Dicembre 2024

Al tram uno spettacolo provocatorio sulla violenza dei fascismi online

Uno spettacolo provocatorio, spregiudicato e grottesco nato da una lunga ricerca sui fascismi online dove lo spettatore viene catapultato in un mondo brutto, violento ma tristemente reale. È “Settantuno”, con Nello Provenzano, regia di Riccardo Pisani,  sul palco del teatro Tram dall’1 al 3 marzo.

In scena Flaviano, un maschio bianco di quarant’anni che conduce una vita all’insegna dell’odio. Lui racconta e si racconta dal suo punto di vista ma i suoi tentativi di ostentare ragione e coerenza non fanno altro che palesarne la pochezza umana. Flaviano si nutre dell’odio e della violenza che ogni giorno attraversa il mondo e i suoi eroi, i suoi punti di riferimento sono tutti coloro che agiscono in nome degli “ideali” in cui si riflette. Ma Flaviano non è uomo d’azione, bensì uno dei tanti insospettabili che quotidianamente conduce una vita apparentemente normale e abitudinaria.

Per “Settantuno” (il riferimento, naturalmente, è da ricercarsi nella smorfia napoletana) Riccardo Pisani e Nello Provenzano hanno concentrato le proprie ricerche sul web, raccogliendo moltissimo materiale che è diventato l’ossatura stessa del testo con tematiche che spaziano dal razzismo all’omofobia, alla misoginia e a ogni forma di feroce intolleranza. Il testo stesso dello spettacolo è quasi interamente figlio dei tanti post e commenti (reali) che con la loro banalità e i loro luoghi comuni inquinano il presente.

Lo spettacolo affronta la tematica del fascismo in tutte le sue declinazioni e rispecchia la banalità del male. In scena il protagonista delinea una doppia personalità: in casa è spavaldo e aggressivo, arrivando a sfogare le proprie frustrazioni sulla madre, mentre al di fuori del suo spazio sicuro, diventa un personaggio anonimo e potenzialmente sottomesso. Flaviano incita all’odio e lo fa online (con delle proiezioni) dove è mascherato, cosa che ne rafforza l’aspetto di codardia e incita i suoi followers a farsi giustizia da soli (in stile picchiatori). Il finale è un crescendo delirante, dove in un ultimo sforzo Flaviano si fa carico di un atto estremo e ripugnante.

“Il nostro lavoro parte da una ricerca sui fascismi online, un fenomeno in preoccupante crescita e sempre più tangibile – spiega Riccardo Pisani -. Ci siamo resi conto che sempre più persone, spesso i più insospettabili, riversano in rete il proprio odio, rancore e frustrazione con post, commenti e considerazioni così crudeli e agghiaccianti, da farci interrogare sulla reale natura del mondo che ci circonda. Lo sviluppo di internet e dei social media è stato il catalizzatore di tutte queste istanze ed è proprio sul web che si è concentrata la nostra ricerca. Ovviamente, ribaltando il punto di vista narrativo, mettendo in scena il carnefice e non la vittima, abbiamo scelto di operare una vera e propria provocazione, dalla quale però prendiamo le distanze con un messaggio registrato rivolto al pubblico all’inizio dello spettacolo e che introduce alla brutalità dei contenuti”.

Settantuno 

drammaturgia collettiva con la partecipazione dei più feroci leoni da tastiera

Un progetto di Nello Provenzano e Riccardo Pisani 

con Nello Provenzano

regia Riccardo Pisani

voce fuori campo Simona Pipolo

disegno luci Gaetano Battista

contributi foto e video Luca Scarpati

assistente alla regia Angela Rosa D’auria

produzione Contestualmente Teatro

con il sostegno del Nuovo Teatro Sanità

Date e orari

venerdì: ore 21.00

sabato: ore 20.00

domenica: ore 18.00

Author: Redazione

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