Lunedì, 29 Aprile 2024

Galleria Toledo, la nuova stagione parte con Spiriticchio

La stagione 2023-2024 di Galleria Toledo - Teatro Stabile d’Innovazione ai Quartieri Spagnoli, diretta da Laura Angiulli, apre venerdì 29 settembre alle 20.30 con “Spiriticchio. I fiori di Moro” di Giovanni Chianelli e Giovanni Conforti, con Ettore Nigro, musiche eseguite dal vivo da Francesco Capriello. Scene Giancarlo Minniti, aiuto regia Giovanni Sbarra, regia Mario Autore. Repliche sabato 30 settembre ore 20.30, domenica 1° ottobre ore 18.

A parlare è Antonio Spiriticchio, il fioraio di stanza a via Fani che il giorno del sequestro di Aldo Moro non si trovò sul luogo di lavoro perché i terroristi la notte precedente avevano provveduto a forare le ruote del suo furgoncino, da cui ogni giorno vendeva i fiori, per impedirgli di essere presente nel luogo del rapimento, sbarazzandosi così di uno scomodo testimone. Spiriticchio è, quindi, il simbolo di chi doveva esserci, e non c’è stato, ad osservare da vicino uno degli episodi cruciali e più controversi della recente storia d’Italia; come ogni abitante, come tutto il paese. E così quel dover esserci e non esserci stato diventa la metafora di una verità sepolta, di una realtà che sfuggì e sfugge ancora a chi aveva il diritto di sapere.

Spiriticchio è, quindi, il simbolo (e la storia), di chi doveva esserci e non c’è stato, a osservare da vicino uno degli episodi cruciali e più controversi della recente storia d’Italia. Conservato in una scatola nera mai più ritrovata, il sequestro di Aldo Moro assume i contorni mitici di un momento che resterà per sempre impresso nella memoria - Tu dov’eri quel giorno? -.

Circondato ogni giorno dai colori, l’uomo del popolo, che conosce il linguaggio dei fiori e dispensa consigli in merito ai clienti, incrocia, senza volerlo, la vicenda del presidente della Democrazia Cristiana: la storia con la s minuscola, dunque, entra in contatto con la grande Storia. Un triste intreccio riscattato dalla dolcezza del fiore, trait d’union, secondo Spiriticchio, della sequenza micidiale che portò al rapimento: il cognome di uno dei brigatisti (Raffaele Fiore), il segnale del passaggio delle auto dato con un mazzo di fiori, fino ai petali ritrovati sul cadavere di Moro. 

La scena è una vera e propria installazione museale, realizzata con  materiale “riciclato”.

29 settembre-1 ottobre 2023

Piccola Città Teatro

“SPIRITICCHIO. I FIORI DI MORO”

di Giovanni Chianelli, Giovanni Conforti

con Ettore Nigro

musiche Francesco Capriello (eseguite dal vivo)

scene Giancarlo Minniti

aiuto regia Giovanni Sbarra

regia Mario Autore

Author: Redazione

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