Edoardo Leo è il Clandestino, in prima visione su Ra1
“Il Clandestino” è la serie tv, in onda tutti i lunedì in prima serata, alle 21.20, su Rai 1 (e in streaming e in replica su RaiPlay), con protagonista l’attore romano Edoardo Leo. Prodotto da Rai Fiction con Italian International Film, il “noir metropolitano” è diretto dal regista Rolando Ravello e scritto da Ugo Piramonti, Renato Sannio e Michele Pellegrini. Nel cast della serie, girata completamente a Milano troviamo, accanto a Edorardo Leo, Hassani Shapi, Alice Arcuri, Fausto Maria Sciarappa, Lavinia Longhi, Mattia Mele, Michele Savoia, Isabella Mottinelli, Tia Architto e Simone Colombari.
“Il Clandestino” andrà in onda per sei puntate, ognuna composta da due episodi, fino al 13 maggio 2024.
La storia: un investigatore a Milano
Luca Travaglia (Edoardo Leo) è un personaggio diviso come divisa è la sua esistenza. Nel passato viveva a Roma ed era uno stimato e rispettato ispettore capo dell’antiterrorismo, circondato sul lavoro da amici e fidati collaboratori: Maganza, conosciuto all’accademia di Polizia, sta per trasferirsi a Milano e diventare vicequestore; De Giglio, il classico poliziotto d’ufficio; Bonetti, l’enfant prodige che Travaglia ha reclutato perché in lui ha visto se stesso. Assorbito interamente dal lavoro, nella vita di Travaglia non sembrava esserci spazio per i sentimenti fino a quando non incontra Khadija. La loro intesa è immediata e profonda ma poi qualcosa si spezza.
Chiamato a coordinare un importante summit tra le autorità italiane e quelle libiche, Travaglia si trova coinvolto in un’esplosione: Khadija resta uccisa, Bonetti perde l’uso delle gambe. Oggi Travaglia vive a Milano dove lavora come buttafuori nei locali notturni per pagare le cure di Bonetti. Quello che riesce a guadagnare però non basta, così decide di fare il bodyguard per Carolina, una ricca donna milanese e il detective privato insieme a Palitha, il suo padrone di casa cingalese, intraprendente e anche un po' razzista. Per risolvere i casi più complessi, Travaglia può contare su Maganza e De Giglio, i suoi colleghi poliziotti che, seppur riluttanti, sono sempre disposti a coprirlo e a fornirgli informazioni utili per i suoi casi. Chiunque abbia bisogno si indagare discretamente e in tempi ragionevolmente brevi, può rivolgersi all’agenzia “Il Clandestino” la cui sede operativa è nell’officina del socio Palitha.
Grazie a una clientela che spazia dalle persone meno abbienti ai personaggi in vista nel mondo milanese, Travaglia e Palitha si trovano a indagare su storie che coinvolgono la malavita cinese, le gangs latine e le famiglie Rom, ma anche il mondo della moda durante la fashion week milanese e un politico di rilevanza nazionale. La vera impresa che accompagnerà Luca di puntata in puntata, però, sarà confrontarsi con l’errore che lo ha portato a perdere tutto, per tornare a fidarsi delle persone, a lasciarsi andare ai sentimenti, a vivere.
Edoardo Leo nei panni di Luca Travaglia
Ex ispettore capo dell’antiterrorismo amato e rispettato da tutti, Travaglia ha abbandonato la polizia dopo che Khadija, la sua compagna, ha perso la vita in un attentato nel quale la donna sembra inspiegabilmente coinvolta. In cerca di redenzione, Travaglia ha abbandonato Roma per trasferirsi a Milano dove lavora come buttafuori e guardia del corpo, annegando i suoi fantasmi nell’alcool.
Schivo, diffidente e perennemente al verde, Travaglia viene convinto dal cingalese Palitha, suo padrone di casa, a imbarcarsi in un’attività tanto improbabile quanto redditizia: un’agenzia investigativa “clandestina” al servizio di coloro che sono in difficoltà con le forze dell’ordine e di quelli troppo in vista che non vogliono pubblicità. È così che Luca riesce a sottrarsi alla schiavitù dell’alcool e torna a svolgere l’unico lavoro che abbia mai saputo fare: il poliziotto.
Armato di un talento investigativo unico e di una profonda conoscenza di usi e costumi delle comunità straniere, inizia a infiltrarsi, caso dopo caso, in mondi nuovi e diversi, proprio come ai tempi in cui agiva sotto copertura, empatizzando tanto con le vittime quanto con i carnefici nell’intima convinzione che, in fondo, “le persone non sono mai quello che sembrano”. E intanto cerca di riprendere in mano la sua vita, scandagliando il passato con Khadija nel tentativo di dare un senso al presente senza di lei.