Storie non ordinarie di famiglie: Daniela Lourdes Falanga

Daniela Lourdes Falanga è la protagonista di Io sono io, il secondo episodio di Storie non ordinarie di famiglie, la serie di Francesca Barra prodotta da FriendsTV che va in onda lunedì 26 maggio in seconda serata su La5 e in simulcast su Mediaset Infinity Io sono io.
Daniela Lourdes Falanga, nata Raffaele, primogenito di un boss della camorra, ha affrontato un lungo e difficile percorso di affermazione della propria identità. La sua è una testimonianza potente su cosa significhi crescere in una famiglia criminale, sentirsi diversi e incompresi, e trovare la forza di rinascere, nonostante l’ostilità del proprio ambiente più vicino.
Nelle puntate successive: Figli di Nessuno, con Pasquale Guadagno, orfano di femminicidio; Vorrei chiederti di quel Giorno, con Lorenzo Tosa, il cui padre ha scelto di suicidarsi; La libertà di essere una Famiglia, con Leandro Emede e Nicolò Cerioni, che hanno realizzato il sogno di diventare genitori grazie alla gestazione per altri; Amare ai Margini, con Veronica Tomassini, che ha perso due compagni.
Con questo progetto autentico e coinvolgente, Francesca Barra ha firmato un’opera potente che, attraverso la narrazione intima di vicende personali, apre una finestra sulla complessità della vita e sull’universalità delle emozioni, portando in primo piano la forza e la profondità delle esperienze umane attraverso le storie straordinarie di persone comuni.
Tutte le puntate saranno trasmesse il lunedì in seconda serata su La5, la rete Mediaset dedicata al pubblico femminile, e in contemporanea su Mediaset Infinity.
Francesca Barra
Giornalista professionista, scrittrice, sceneggiatrice, conduttrice radiofonica e televisiva.
Da sempre ha fatto della narrazione uno strumento di giustizia, empatia e riscatto sociale. La sua peculiarità nel raccontare le storie è la capacità di rintracciare nella resilienza, nella forza e nella verità il punto di svolta che le rende universali, anche quando nascono da esperienze particolarissime. Ha condotto per quasi quattro anni su Radio rai il programma “La bellezza contro le mafie”, in cui ha raccontato oltre duemila storie di vittime, carnefici e luoghi di resistenza alle organizzazioni criminali. Quel lavoro è proseguito nei suoi libri, nei suoi spettacoli teatrali e nelle sue inchieste. Ha scritto undici libri, dedicati a storie di senza tetto, nuovi poveri, migranti, vittime di femminicidio e di mafia. Il suo ultimo libro racconta la vicenda di Pasquale Guadagno, orfano di femminicidio. Collabora attualmente con L’Espresso, dove da due anni firma la rubrica “Belle Storie” ogni settimana. Ha lavorato anche con testate come Sette, L’Unità ed F, curando inchieste sulle mafie e sulle marginalità. A teatro ha portato lo spettacolo “Storie di donne non ordinarie”, di cui è stata autrice, regista e interprete. Un viaggio nella vita di donne straordinarie, spesso dimenticate, come Rosa Balistreri, Anna Politkovskaja, le Madri dei Desaparecidos, le madri di sicari, e scrittrici come Alfonsina Storni. Ha adattato “Lo stupro di Lucrezia” di Shakespeare, unendo il testo originale a testimonianze reali di vittime di stupri e femminicidi. Ha realizzato diversi podcast prodotto da “Storie libere”, tra cui “Genitori”, dedicato a genitori e famiglie fuori dagli schemi e “Vietato invecchiare”, che racconta esperienze di donne che sfidano gli stereotipi legati all’età. Per il suo impegno civile, per il suo modo empatico e profondo di narrare storie, Francesca Barra ha ricevuto numerosi riconoscimenti: Premio Borsellino, Premio Siani, Premio Mario Francese, Premio della Federazione Nazionale della Stampa.