Dolcetto o scherzetto?
Il 31 ottobre si festeggia Halloween, i bambini si travestono per giocare, svettano per la città immagini di streghe e di mostri come amuleti per proteggersi dalle paure ataviche.
Si celebra il momento di passaggio per attraversare il mondo sotterraneo, l’occulto, ciò che mettiamo sotto al tappeto, ciò che ci atterrisce e ci rifiutiamo di vedere.
Halloween, Capodanno celtico e tempo di streghe.
Si celebra l’attraversamento dell'ombra che da sempre accompagna la luce e le fa da contraltare.
Nei giorni successivi si festeggiano poi Tutti i Santi e i morti proprio a simboleggiare l’apertura della porta sacra che separa i mondi.
Per un breve periodo si ritrovano tutti insieme vivi e morti a significare che non sono diversi, sono luci e ombre di uno stesso viaggio.
C’è una carta particolare che simboleggia questo particolare periodo dell’anno, una delle carte esoteriche di Miranda Grey sul Femminile sacro che raccontano il ciclo della Luna: l’incantatrice.
Sull’immagine è raffigurata una donna che si appresta ad affrontare la notte con una torcia e accanto un lupo che rappresenta l’alleanza con la parte istintuale.
Davanti a lei c'è un drago che la donna non ha alcun timore di guardare negli occhi.
Lo illumina con la sua lampada che porta davanti a sé a rappresentare la luce della saggezza.
Il Capodanno celtico inaugura il tempo della discesa agli Inferi.
Come è raccontato nel nostro mito dalla storia di Persefone.
Anche nella nostra cultura, infatti, i misteri Eleusini celebrano il naturale passaggio ciclico tra luci e ombre, bene e male, nell’alternarsi naturale del ritmo essenziale della vita.
Persefone era la figlia di Demetra dea delle messi, e quando viveva con la madre, si chiamava Kore, la fanciulla. Poi fu rapita da Ade il signore dell’Oltretomba e fu da lui portata negli Inferi.
Così attraversando la porta dell’oscurità e delle sue paure, Kore diventò sposa di Ade e si chiamò Persefone, colei che porta la luce nel buio.
Persefone, poi, grazie all’intercessione di Mercurio psicopompo, la parte saggia della mente razionale che sa scendere nell’ombra, non visse solo negli Inferi ma sei mesi sulla terra, alla luce del sole, con la Madre Demetra, e l’altra metà dell’anno col suo sposo Ade.
Persefone racconta il viaggio della vita, accade così nel naturale alternarsi delle stagioni e delle emozioni umane, nel ciclo di luce e ombra, di bene e male, di vita e morte.
Il 31 ottobre apriamo la porta dell’ombra ma fa parte del naturale viaggio per poi ritornare alla luce, è un cammino sacro che l’anima deve attraversare per imparare a lasciar andare e per illuminare con la sua torcia di saggezza i propri demoni interiori
Ogni volta è un’opportunità iniziatica di trasformazione e rinnovamento.
Di rinascita.
Ecco perché questa festività si chiamava Capodanno.
Per simboleggiare il nuovo inizio dopo la fine.
Dopo il tempo della morte, dopo quel lasciar andare che è la più grande lezione vitale che siamo chiamati a compiere, cioè lasciar andare le foglie morte e imparare a morire e a far morire parti di noi, dopo il punto di contatto tra l’alfa e l’omega, infatti, arriva il momento del nuovo inizio.
Halloween celebra lo spazio sacro dell’abbandonare le vecchie scorie, i rapporti logori, quei ruoli stantii che hanno fatto il loro tempo.
È un rito necessario fare spazio.
Per poter rinascere.