Ospedale San Leonardo: tante novità a misura di donna e di bambino
Sono 1025 i bambini nati nel 2022 all’ospedale San Leonardo di Castellammare di Stabia. Questo il traguardo raggiunto dal team guidato dal primario la dottoressa Eutalia Esposito, prima direttrice di struttura complessa di ginecologia e ostetricia in Campania.
Numerose le gravidanze a rischio portate a termine con successo dallo staff del presidio ospedaliero che ha inoltre supportato e curato 98 donne in attesa colpite da covid in un’area creata nella stessa unità.
Una struttura considerata un’eccellenza del Mezzogiorno per la filosofia condotta dal primario Esposito volta a celebrare la vita e rendere quanto più confortevole possibile alle neo mamme l’ambiente ospedaliero. Le sale parto colorate per dare serenità, la musica scelta da ogni donna come colonna sonora di quel momento, il percorso di accompagnamento al parto fatto da ostetriche e infermiere e la degenza resa lieta in stanze che riportano i temi delle piante. Tra le novità a sostegno delle partorienti arriverà a breve una sala operatoria dedicata che renderà più agevole l’intervento alle donne in dolce attesa che non dovranno più recarsi nell’area di chirurgia ma restare nel reparto maternità.
Un obiettivo importante fortemente voluto dal direttore generale della Asl Na 3 sud Giuseppe Russo che dichiara: “Gli eccellenti risultati raggiunti dal materno-infantile sia dal punto di vista strutturale, sia in termini di qualità dei servizi sanitari offerti, sono il segno, insieme a tanti altri, della nostra volontà di proseguire decisi nel lavoro di rilancio della struttura ospedaliera stabiese. Restando in tema di nascita è in programma l'implementazione di un percorso per la procreazione medicalmente assistita che rientra in un modello complessivo di tutela della donna e del bambino.” A misura di donna e di mamma, nel bilancio del 2022, è stato poi annunciato dalla dottoressa Esposito il ritorno in sala parto dei papà. L’accesso sarà consentito dopo risultato negativo di tampone, con mascherina ffp2 (nel rispetto delle norme da contenimento da coronavirus) e con il consenso del ginecologo di turno. “Nella nostra cultura la nascita di un bambino è vissuta con gioia - dichiara Esposito - durante la pandemia la donna era sola in sala parto, non le abbiamo mai fatto mancare la vicinanza del personale medico ma crediamo che non si possa dividere una coppia in un momento così bello”.