Un Napoletano a Tokyo. Ad Halloween è il viaggio più trendy
Sebbene sia un Paese ricco di antichissime tradizioni, il Giappone è noto per prendere festività occidentali come il Natale e San Valentino e farle sue. È ciò che è accaduto anche per la festività di Halloween che da oltre trent’anni è particolarmente amata dai nipponici e in occasione di cui si svolgono diverse feste grandiose e coloratissime.
I giapponesi hanno una festa molto simile ad Halloween in cui ricordano i defunti, ed è la festa di Obon che cade a metà agosto e che viene celebrata con “matsuri”, veri e propri festival in tutto il Paese. In tale occasione, un po’ come accade in Italia il 2 novembre in occasione della festività di “Ogni Morti”, in molti fanno visita ai propri cari defunti.
Halloween ha invece un’accezione tutta diversa: è infatti una festa in maschera per divertisti e far divertire i più piccoli e un’opportunità commerciale.
Tokyo Disneyland ha dato inizio nel 1997 all'evento “Disney Happy Halloween” ed è ad oggi uno degli eventi più gettonati. Nel 2001 Osaka si è unito a celebrare Halloween, mentre Universal Studios offre una varietà di eventi a tema horror durante la stagione spettrale, e invita gli ospiti a venire in costume. Probabilmente l'attrazione di Halloween più famosa nell'Universal Studios è il “flashmob zombie”.
Falshmob zombie. Guarda il video a questo link: https://www.youtube.com/watch?v=P40oiy507ns&t=1s
È qui la festa? i centri commerciali
A quelli che vengono considerati i “circuiti ufficiali” per i festeggiamenti di Halloween, in Giappone si affiancano feste ufficiose “auto-organizzate” nei centri commerciali. Veri e propri punti di aggregazione per teenager, in questo periodo dell’anno si tingono dei colori dell’autunno ed esplodono di zucche, scheletri e altri addobbi “terrificanti”. Questa moda si è diffusa negli anni ’90, crescendo sempre più, fino ai giorni nostri.
come Tokyo Hands a Tokyo, uno dei più grossi centri del Giappone, è divenuto una tappa obbligata per i ragazzi mascherati.
A Tokyo da Napoli. Come evitare prezzi…da paura!
Mentre il mondo pian piano esce dall’emergenza Coronavirus, il comparto Turismo riparte. Programmare un viaggio per il Giappone, con partenza da Napoli, non è certamente economico ma, facendo attenzione ci sono i modi per risparmiare. Prima cosa: decidere quando programmare il viaggio. Un largo anticipo o, al contrario, un last minute può essere un modo per accedere a offerte o a sconti. In media, il costo di un viaggio A/R, con scalo a Parigi, con la compagnia aerea Airfrance, si aggira sui 500 euro a persona.
Nel momento in cui si acquista il viaggio, considerando il periodo particolare dal punto di vista sanitario, è importante acquistare anche l’assicurazione sulla salute che ha un costo di circa 80 euro e che in Giappone è oggi obbligatoria. In genere si acquista con i pacchetti offerti in Agenzia di Viaggio o contattando una fra le tante agenzie nel settore (come American Express: https://assicurazioni.americanexpress.it/) . Che la vita in Giappone sia cara è più che altro un luogo comune: dipende molto da cosa si sceglie, dal tipo di alloggio, dalla capacità di muoversi fuori dai circuiti turistici che sono ovunque delle vere e proprie organizzazione spilla-soldi.
Ciò che indubbiamente incide sulle spese complessive sono i mezzi di trasporto che sono costosissimi. Vale la pena acquistare gli abbonamenti in anticipo, ancor prima di partire, tenendosi pronti a sborsare cifre importanti: Per 7 giorni, il prezzo si aggira attorno ai 220 euro (28300 yen); per 2 settimane 356 euro (45100 yen) e per 21 giorni 455 euro (57700 yen). (https://www.gotokyo.org). Altra cosa di cui bisogna munirsi prima di partire è una buona connessione internet: un poket Wi-fi ha un costo di 50 euro a persona ed è utilissimo, perché la connessione internet libera in Giappone, è però poco funzionante.