L’appello del garante dei disabili e dei sindacati: «Lavoro per tutti e in sicurezza»
Il primo maggio è la festa del lavoro, ma in Italia per le persone con disabilità c’è poco da festeggiare: oltre i due terzi delle persone con disabilità sono disoccupate. Non solo, circa 600mila infortuni e 1000 morti sul lavoro l’anno.
Sono dati questi inaccettabili per un paese civile. Il Garante dei diritti delle persone con Disabilità della Regione Campania, l’avvocato Paolo Colombo, e le organizzazioni sindacali, nella persona dei loro segretari: Nicola Ricci CGIL; Doriana Bonamici CISL; Giovanni Sgambati UIL; Maria Rosaria Pugliese UGL; lanciano un appello alle istituzioni perché sia riconosciuto il diritto al lavoro per tutti e in sicurezza. «Il lavoro – scrivono - non è solo fonte di sostentamento, ma è soprattutto riconoscimento della dignità delle persone. Occorre rilanciare l’inclusione lavorativa e la legge numero 68 del 1999, soprattutto in quei territori come il nostro a rischio di povertà e di diffusione della criminalità».