Domenica, 28 Aprile 2024

Disturbi specifici dell’apprendimento, il linguaggio giusto contro lo stigma

I Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA) sono disturbi del neuro-sviluppo che riguardano la capacità di leggere, scrivere e calcolare in modo corretto e fluente e la loro presenza si manifesta principalmente con l'inizio della scolarizzazione. Nessuna “malattia” quindi: Le reti neuronali di chi ha un DSA compiono semplicemente “percorsi”differenti e non incidono sull’intelligenza o sulle capacità di queste persone.

Negli ultimi anni nelle scuole italiane di ogni ordine e grado si sono fatti passi da gigante per valorizzare le capacità degli studenti con DSA e costruire percorsi didattici alternativi attraverso cui aggirare gli ostacoli. Eppure ancora molto si può fare, soprattutto a partire dal linguaggio, per fare in modo che questi ragazzi non si sentano “diversi” dai loro compagni.

“Usare i termini giusti è importante, perché è dal linguaggio che dipende il nostro modo di pensare.  – dichiara Annabella Di Luccio, docente di sostegno all’IS Bernini De Sanctis di Napoli. – C’è molta strada ancora da fare, ad iniziare dalla formazione degli stessi docenti e del personale scolastico. Lo studio dei disturbi specifici dell’apprendimento è ancora in essere scientificamente e si fanno ogni giorno passi in avanti. La scuola dovrebbe aggiornarsi di continuo per favorire l’inclusione e consentire a questi ragazzi di sviluppare appieno le proprie potenzialità”.

Quali sono quindi le strategie da mettere in atto affinché chi ha un DSA non si senta “escluso”? “ In primo luogo favorire attività che mostrino la diversità come un valore e non come un limite – prosegue Di Luccio – sono utili i lavori di gruppo, mettendo insieme team ben bilanciati, in cui il ragazzo con DSA sia valorizzato per le proprie capacità. Sono un buono strumento di inclusione anche le cosiddette “gite” scolastiche, occasioni in cui ci si trova insieme in un ambite informale e in cui i ruoli precostituiti vengo meno. Il nostro Istituto sta mettendo in campo, fra l’altro, anche progetti di alternanza scuola-lavoro differenziati per i ragazzi con DSA , in cui si possano esprimere e acquisire competenze nel modo a loro più congeniale”.

Cosa sono i DSA

I DSA non sono causati da un deficit di intelligenza, da problemi ambientali o psicologici e nemmeno da deficit sensoriali. Non sono una malattia in quanto non sono dovuti ad un danno organico, ma un diverso neuro funzionamento del cervello, che non impedisce la realizzazione della specifica abilità (lettura, scrittura, numerazione o altro) ma necessita di tempi più lunghi e carichi maggiori di attenzione. Questa caratteristica è innata e non è transitoria: accompagna l’individuo per tutta la vita, anche se si modifica nell’età evolutiva. Quindi non si "guarisce" dai Disturbi Specifici dell’Apprendimento ma le difficoltà che li accompagnano possono essere compensate con il tempo e con una buona attività di potenziamento e riabilitativa.

I DSA si dividono in:

Dislessia - Disturbo specifico della lettura che si manifesta con una difficoltà nella lettura accurata e fluente di un testo in termini di velocità e correttezza. Questa difficoltà, a causa della fatica nella lettura, si riflette spesso nella comprensione del testo.

Disgrafia - Disturbo specifico della grafia che riguarda la componente motoria della scrittura per cui scrivere risulta difficoltoso e poco veloce. È come per un mancino scrivere con la mano destra e viceversa: si fa una fatica enorme e la scrittura risulta spesso incomprensibile.

Disortografia - Disturbo specifico della scrittura che è legato ad aspetti linguistici e consiste nella difficoltà di scrivere in modo corretto.

Discalculia - Disturbo specifico che riguarda una difficoltà nella manipolazione dei numeri, i calcoli veloci a mente e il recupero dei risultati nelle diverse operazioni aritmetiche.

I termini da utilizzare i termini vietati

Disturbo specifico dell’apprendimento, dislessia, neuro-diversità, caratteristica e non Patologia, sindrome, malattia.

Persone con DSA (studenti, ragazzi, bambini, adulti con DSA) Oppure persone dislessiche/con dislessia (disgrafiche/con disgrafia, etc.) e non Persone affette da dislessia, persone che soffrono di dislessia.

Trattamento/percorso abilitativo e non Guarire dalla dislessia, terapia per la dislessia.

“Ragazzo/adulto con DSA (o con dislessia, o dislessico) / “ha scoperto di avere un DSA” oppure “ha scoperto di essere dislessico” e non “Ragazzo DSA”, “DSA adulto” / “ha scoperto di essere un DSA”.

Info: AID ITALIA è un punto di riferimento per le persone con DSA e per le loro famiglie. È possibile contattare l’associazione attraverso il sito www.aiditalia.org

 

Chiara Reale
Author: Chiara Reale
Si occupa di promozione, strategia di comunicazione e management nel settore arte e cultura. Cura mostre di arte contemporanea ed eventi culturali.

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