ITIA: un progetto per supportare le famiglie del territorio flegreo
Il progetto ITIA (Intese territoriali inclusione attiva) promosso dalla Regione Campania ha lo scopo di erogare servizi di supporto alle famiglie, percorsi formativi e/o servizi di sostegno orientativo, tirocini finalizzati all’inclusione sociale.
Il progetto “Concertazione”, rivolto alla cittadinanza nel suo complesso, è un nodo strategico del welfare territoriale ed è la principale porta di accesso ai servizi del programma ITIA, di cui beneficiano i cittadini più fragili e meno informati, spesso scoraggiati nella ricerca di aiuto a fronte di consistenti barriere organizzative e burocratiche.
È realizzato nell’ambito N12 (Pozzuoli, Monte di Procida e Bacoli) e vede come enti coinvolti il gruppo Gesco ai quali è affidata l’azione A riguardante il supporto alle famiglie ed ai minori segnalati dai servizi sociali territoriali, Gesfor, Coonfcooperative e l’Istituto Alberghiero Petronio.
L’emergenza sanitaria determinatasi in conseguenza della diffusione epidemica del COVID-19 ha reso necessari provvedimenti di protezione e, conseguentemente una rimodulazione dell’azione A del progetto al fine di garantire ai partecipanti l’esercizio del diritto alla socialità e al gioco
L’esigenza di offrire condizioni di sicurezza e di salute agli utenti ed agli operatori dell’azione A ha imposto una ridefinizione delle attività operativa e delle modalità attraverso le quali essere realizzate. Importante è stato incidere su quelle condizioni di ordinario benessere dei bambini e degli adolescenti che si legano strettamente ad alcuni diritti fondamentali, come quelli all’incontro sociale fra pari, al gioco e all’educazione.
Alla luce dell’evoluzione del contesto emergenziale, anche a livello normativo, nonché della riapertura dei servizi educativi e scolastici a partire dal mese di settembre 2020 e delle presenti linee guida sono state immaginate opportunità organizzate di socialità e gioco per bambini e adolescenti, contenendo il rischio di contagio epidemiologico.
Il gruppo di imprese sociali Gesco ha ricercato nella nuova ipotesi progettuale del progetto “Concertazione” il giusto bilanciamento tra il diritto alla socialità, al gioco e in generale all’educazione dei bambini e degli adolescenti e la necessità di garantire condizioni di tutela della loro salute, nonché di quella delle famiglie e del personale educativo impegnato nello svolgimento delle diverse iniziative.
Nello strutturare i percorsi previsti da progetto (gruppo minori, adolescenti e genitori) attraverso la modalità remota è stata riconosciuta estrema importanza alla centratura sulla qualità della relazione interpersonale ed alle problematiche inerenti la conciliazione delle dimensioni di cura e lavoro da parte di chi esercita la responsabilità genitoriale. Il tutoraggio non ha mai cessato di essere svolto presso il domicilio degli utenti.
Sono stati inoltre, effettuati percorsi formativi di supporto alla genitorialità e che hanno previsto argomenti i cui contenuti sono stati affrontati per soddisfare i bisogni e richieste degli utenti:
“Le carezze: cosa sono, a cosa servono, perché fanno bene”
“L’educatore domiciliare: come utilizzare al meglio questa risorsa”
“L’educatore domiciliare: un estraneo di fiducia”
“Utilizzo degli smartphone nell’infanzia: quali rischi?”
“Bisogni evolutivi e fasi di vita”
“L’adolescenza: prepararsi al cambiamento”
“Che cosa significa responsabilità genitoriale”
“Perché le punizioni non funzionano”
Gli incontri formativi sono stati realizzati con cadenza mensile, inizialmente on line, successivamente presso l’IC Pergolesi la cui dirigente ha garantito spazi adeguati di incontro.
L’equipe, formata da un supervisore, un coordinatore operativo, una psicologa e sei educatrici, ha lavorato con nuclei familiari multiproblematici indicati dai servizi sociali di appartenenza e sostenuto con forza e competenza l’autonomia dei partecipanti.
Al di là dei percorsi sopracitati, sono stati, inoltre, realizzate attività estive durante le quali si è riscoperto la piacevolezza dello stare insieme e del confronto in posti belli dell’ambito.
Il progetto, che si concluderà nel mese di marzo del 2023, ha offerto a ciascun membro dell’equipe la preziosa opportunità di sperimentarsi in un ambito in cui non avevamo mai lavorato, di creare collaborazioni attive con il territorio, di evolversi personalmente e professionalmente mentre ci si prendeva “cura” dell’altro. Vari i momenti di sconforto vissuti durante il periodo di emergenza Covid, fortemente sostenuto il gruppo di lavoro attraverso periodiche riunioni ed una attenta supervisione psicologica, incisiva l’azione nel mantenere viva la collaborazione con gli enti coinvolti nell’Ats (Associazione temporanea di scopo), con l’ambitoN12 e la Regione.