Domenica, 05 Gennaio 2025

Pet Tech nel Sud Italia: solo il 16 per cento usa dispositivi smart per i loro animali

Secondo l’Osservatorio Quattrozampeinfiera, la rassegna pet-friendly più famosa dedicata agli animali da compagnia, solo il 16% dei proprietari nel Sud Italia utilizza tecnologie avanzate per monitorare la salute, il benessere e la gestione dei propri amici a quattro zampe. La motivazione principale è la scarsa informazione sui prodotti disponibili.

Tra chi utilizza tali tecnologie, l’80% fa uso di videocamere, mentre il 90% non ha mai utilizzato app specifiche per la salute degli animali.

Durante le interviste condotte a Napoli, una delle principali città italiane dove si tiene annualmente la fiera, è emerso che i proprietari del Sud Italia mostrano particolare interesse per: app educative per il corretto addestramento degli animali; strumenti per monitorare lo stress e i parametri vitali; linee telefoniche dedicate ai veterinari per gestire le emergenze; applicazioni per misurare la temperatura corporea, utili per un monitoraggio rapido e preciso.

Inoltre, si sta affermando sempre più l’idea di una piattaforma che segnali i luoghi pet-friendly, evidenziando il crescente desiderio di spazi sicuri e adatti alla socializzazione degli animali.

Questi dati riflettono un panorama in evoluzione, con un interesse sempre maggiore per soluzioni che coniughino innovazione tecnologica e benessere animale.

L'adattamento alla tecnologia: una minoranza pioniera

Solo il 19% degli intervistati ha dichiarato di utilizzare dispositivi smart per la gestione quotidiana dei propri animali, il restante 81%, preferisce non avvalersi di questi strumenti per differenti ragioni: il 36% ritiene che i metodi tradizionali siano più efficaci, ma soprattutto il 35% non è sufficientemente informato sulle opzioni disponibili. I risultati dell’indagine, basata su un campione di 50.000 intervistati nelle principali città italiane dove si svolge ogni anno la fiera – Torino, Milano, Padova, Roma e Napoli – hanno messo in luce dati sorprendenti di una realtà promettente che ha ampi margini di crescita. Questi dati suggeriscono che, nonostante l'aumento delle soluzioni tecnologiche, molti proprietari non conoscendole, optano per metodi tradizionali

Le soluzioni smart più utilizzate

Tra coloro che utilizzano dispositivi smart, la videocamera è di gran lunga il preferito (73%), seguito dal GPS (29%) e dai giochi interattivi (21%). Altri dispositivi tecnologici come i dispenser automatici di acqua (18%) e di cibo (11%) stanno guadagnando terreno, ma strumenti più avanzati, come le lettiere autopulenti e i monitor per la salute, restano ancora poco diffusi.

Le App per la salute degli animali: un settore ancora di nicchia

La situazione non è molto diversa per quanto riguarda l'uso delle app per la gestione della salute degli animali. Solo il 10% degli intervistati ha dichiarato di utilizzare applicazioni specifiche. Le funzionalità più apprezzate sono il tracciamento delle visite veterinarie e delle vaccinazioni (54%). Seguono i suggerimenti per la cura quotidiana (41%), la pianificazione dei pasti e delle diete (28%) e il monitoraggio delle attività fisiche (19%). Nonostante la scarsa diffusione, c’è comunque un interesse crescente per le consulenze veterinarie online, che raggiungono il 18% degli utenti.

Scarsa l’informazione su device e app

Le risposte libere degli utenti hanno confermato per la maggior parte, una scarsa informazione su quanto il mercato già offre. I suggerimenti pervenuti sono diversificati e spaziano dalla salute del pet alla compagnia virtuale quando il proprietario è assente.

"Il mercato della pet tech in Italia presenta un ampio margine di crescita, nonostante il 51% dei proprietari di animali attualmente non consideri ancora i dispositivi e le app strumenti fondamentali per il benessere degli animali – dichiara Alessandra Aspesi, Responsabile Comunicazione di Quattrozampeinfiera - La resistenza è principalmente legata alla scarsa conoscenza di soluzioni già presenti sul mercato, come emerge chiaramente dalle risposte degli stessi nell’indagine condotta. È evidente che ci sia bisogno di una maggiore comunicazione e di un'educazione più capillare da parte dei produttori, affinché i benefici di queste tecnologie vengano compresi appieno dai consumatori e il trend di vendita venga invertito. “Un dato interessante riguarda – continua Aspesi - la disponibilità a spendere per dispositivi e app: il 23% fino a 10 euro al mese, il 15% arriverebbe a un budget tra gli 11 e i 30 euro il 48% degli intervistati ha dichiarato di non essere disposto a spendere nulla. Proprio su questa fascia di mercato è importante intervenire educando e informando i proprietari sull’efficacia e i benefici delle nuove tecnologie.

Non a caso, nelle nostre manifestazioni – conclude Aspesi - stiamo assistendo a una crescita esponenziale di aziende che pubblicizzano e spiegano i loro prodotti digitali formando i consumatori, affinché la pet tech diventi una realtà più consapevole e accessibile a tutti”.

Author: Redazione

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