Capodimonte Academy: un’opportunità per i giovani di restare a Napoli
Un sodalizio basato su anni di collaborazione quello tra la Regione Campania e la direzione del Museo di Capodimonte, guidato (ancora per poco) da Sylvain Bellenger, il manager francese che ha elevato il Museo a Real Bosco al rango di luogo di interesse nazionale ed internazionale. Merito riconosciuto proprio dal presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca che gli augura di arrivare “non al terzo ma al sesto mandato”, dato che l’incarico di Bellenger è in scadenza a novembre ed è già stato pubblicato il bando per sostituirlo.
L’occasione, per questo scambio di battute, è stata la presentazione della neonata Fondazione ITS Capodimonte Ma.De. Academy, imponente progetto finanziato dalla Regione che darà il via a Capodimonte a percorsi di formazione per 25 giovani del territorio, che poi potranno trovare una collocazione lavorativa proprio all’interno del più grande parco urbano presente in Italia.
Giardinieri, ceramisti e gioiellieri: le professioni del futuro
Si tratta del primo progetto di questo genere e con questo grado di specializzazione in Italia. I corsi, tutti completamente gratuiti, si rivolgono a ragazzi che abbiano almeno il diploma di scuola superiore sotto i 35 anni di età. Sono tre gli indirizzi di studio previsti: giardiniere specializzato nella cura di parchi e giardini storici, tecnico specializzato nelle lavorazioni ceramiche e tecnico specializzato nella lavorazione del gioiello.
Insomma, tre percorsi formativi altamente qualificanti e professionalizzanti in tre ambiti – giardini d’arte, ceramica e gioiello - che sono specialità e, allo stesso tempo, eccellenze del nostro territorio. Le iscrizioni sono già aperte. I corsi partiranno nell’autunno 2023 per un totale di 1800 ore (1200 formazione e 600 stage).
“Questi giovani avranno la grande fortuna – ha detto ieri Sylvain Bellenger, direttore del Museo e Real Bosco di Capodimonte nonchè della Fondazione ITS Capodimonte Campania, nel corso della conferenza stampa tenutasi nella sala Giunta di Palazzo S. Lucia – di studiare in un edificio elegante di Capodimonte e avere il bosco urbano più grande del Paese come laboratorio”.
Guarda l’intervista al direttore del Museo e Real Bosco di Capodimonte Sylvain Bellenger
A dirigere la fondazione sarà Valter Luca De Bartolomeis, già dirigente dell’Istituto ad indirizzo raro “Giovanni Caselli” che sottolinea: “Un progetto nato da una collaborazione tra 35 soggetti, tra imprese, scuole e università, con l’obiettivo di dare l’opportunità ai nostri giovani di restare a Napoli grazie a un progetto altamente professionalizzante e tecnologicamente avanzato. Un progetto capace di costruire futuro e, allo stesso tempo, valorizzare le nostre eccellenze che costituiscono la nostra gloria, come la ceramica, il gioiello e il giardino”.
Maggiori informazioni su www.itscapodimontecampania.it
Capodimonte: dalla digitalizzazione al Luglio Musicale
Nel corso dell’incontro di ieri è stato anche illustrato il sostegno della Regione Campania, attraverso i fondi POC, alle mostre, alla digitalizzazione e alle attività culturali del Museo e Real Bosco di Capodimonte, come la mostra “Naples à Paris. Il Louvre invite le musée de Capodimonte”. Riflettori puntati, in particolare, sull’edizione 2023 del Luglio Musicale, dopo lo stop forzato degli anni passati dovuto al Covid, dal tema Naples-Paris: sulle corde della musica, curata dall’Associazione Alessandro Scarlatti.
Quattro concerti che si terranno nel Cortile centrale della Reggia di Capodimonte nelle date del 16, 22, 23, 30 luglio 2023.
Guarda l’intervista al direttore artistico della rassegna Luglio Musicale Tommaso Rossi
Un programma vario che vedrà protagonisti Maria Grazia Schiavo, soprano di fama mondiale, che inaugura la rassegna con il pianista Maurizio Iaccarino: un vero e proprio viaggio sentimentale – “di cuore” – tra Napoli e Parigi. Nel secondo concerto c’è il racconto della Napoli settecentesca che viene fuori dalle lettere di Mozart, filtrate dal sensibile testo di Stefano Valanzuolo. Per il terzo concerto ci sposteremo nella Parigi raffinatissima del primo Novecento, vibrante della musica splendida di Satie, Debussy e Poulenc, proposta da Ciro Longobardi, pianista di scuola napoletana, ma grandissimo esperto del repertorio francese. appuntamento è con il Quartetto di Cremona – ensemble protagonista della scena internazionale – propone l’ardito confronto tra due compositori che incarnano, forse più di tutti, le grandi tradizioni musicali, italiana e francese: da un lato Giuseppe Verdi (di cui verrà eseguito il quartetto d’archi, composto – guarda caso – a Napoli) e dall’altro Maurice Ravel.
Tutti i concerti sono ad ingresso gratuito fino ad esaurimento posti.
Maggiori informazioni e programma completo su www.associazionescarlatti.it