I diari di viaggio di Angelica De Vito
Angelica De Vito, advisor diplomatico per le Nazioni Unite, ci manda i suoi diari di viaggio: il messaggio che intende lanciare è che, nonostante la guerra stia cadendo nel dimenticatoio, bisogna agire e diffondere idee e progetti che fanno tanto tanto bene.
È importante documentare, a distanza di mesi dallo scoppio della guerra, come molti si stiano mobilitando per aiutare i più bisognosi. Lo fa la De Vito, che sta anche realizzando un diario di racconti per attestare come l’Italia sia sempre in prima linea per il soccorso umanitario.
Tra questi vi è Svetlana, ex modella di origine Ucraina che da Napoli ha organizzato una raccolta fondi per aiutare suo fratello nella regione di guerra. Si adoperano per consegnare cibo e beni di prima necessità nelle zone più difficili da raggiungere. La raccolta fondi è aperta dal primo giorno dei conflitti, e andrà avanti per permetterei ai più di sopravvivere.
Dalla Sicilia, vi è Alessandro Priolo, che lavora nel mondo dell’import e dell’Export di cibo italiano. Ha avuto a che fare con fornitori ucraini dal 2005.
Il 24 febbraio si trovava a Kiev, dove è stato costretto a scappare con l’aiuto di un militare del posto.
Decide di tornare per aiutare una comunità a circa 130 km dalla Capitale, avendo un bus carico di viveri provenienti da Agrigento.
Però, Alessandro ha fatto molto di più. Ha accolto 5 donne e 7 minori a casa sua, e molti altri civili sono stati accolti da amici e parenti nell’agrigentino
Economicamente, è stato supportato dalla Onlus Moncada di Agrigento, il cui fondatore è morto poco più di un mese fa.
“Non pensavo di avere un cuore grande ma vedere queste scene, con elicotteri che sparavano sui civili…anche chi non ha un cuore, lo trova”.
“La questura di Palermo ha raccolto circa 1500 euro, croce rossa generi alimentari.
Ma dal punto di vista economico, se non fosse stato per aiuti privati, non si sarebbe potuto fare nulla”.
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