Ilenia Lazzarin: «Metto mio figlio al primo posto, proprio come Viola»
La famiglia, nelle sue forme più contemporanee, diventa sempre più centrale nelle trame di Un Posto Al Sole. In particolare, negli ultimi anni, il focus del social drama più longevo della Rai si è concentrato sulle dinamiche legate al disagio dei bambini di coppie separate o divorziate. A portare in scena questa tematica in questo momento è Ilenia Lazzarin, che interpreta Viola, uno dei personaggi più amati di sempre della soap di Rai 3.
L’attrice, nata a Busto Arsizio ma ormai napoletana d’adozione, ci racconta della stagione che sta attraversando la sua Viola: separata dal magistrato Eugenio Nicotera (Paolo Romano), la donna sta affrontando non poche difficoltà con il figlio Antonio, che gradualmente ora sta cominciando ad accettare la situazione.
Non è mai facile per un figlio affrontare la separazione dei genitori. Una tematica molto delicata ma anche molto attuale.
Un tema che accomuna tanti genitori. Io stessa mi sono trovata ad affrontarla nella mia vita scoprendo che è una cosa molto impegnativa, che richiede una collaborazione di tutti, con figure di riferimento, dalla maestra allo psicologo che deve aiutare i più piccoli a gestire le emozioni e sostenerli nella consapevolezza. Ovviamente, stiamo parlando di una soap che non può trattare in modo approfondito questa tematica ma, per quello che si può, direi che stanno facendo un ottimo lavoro.
Che momento sta vivendo Viola?
Viola viene da un momento molto difficile con il figlio, che lei ha sempre messo al primo posto. Antonio sembrava non perdonarla per la separazione da Eugenio, ora che la situazione sembra in via di miglioramento, Viola si è resa conto di aver messo da parte Damiano e la sua vita di coppia, per essersi dedicata completamente a gestire la situazione del figlio. È il momento di essere anche donna questo, quello di occuparsi anche un po’ di se stessa.
Hai dei punti in comune con Viola?
Per Viola come per me, i figli vengono prima di tutto, sono la priorità, poi viene tutto il resto. Lei, ad esempio, per stare vicino al suo bambino ha rifiutato una supplenza. Anche io ho vissuto quel momento, trascurando tutti gli altri aspetti della mia vita, per poi focalizzarmi sul mio essere donna. Per queste cose in comune, ho attinto alla mia vita e sicuramente mi è stato più facile comprendere il mio personaggio. Per molti altri aspetti, siamo diverse, perché lo sono le nostre vite: lei si appoggia tanto anche sui nonni per l’educazione di Antonio, anche per la prossimità con loro; io sono molto più indipendente perché la mia famiglia è in Lombardia, per cui sarebbe impossibile. In generale, sono abituata a sbrigarmela da sola.
Che rapporto hai con il tuo personaggio?
Io amo il mio personaggio, faccio ciò che mi piace attraverso di lei: ho fatto le supplenze a scuola così la guida turistica, ammirando i capolavori dell’arte di Napoli, quindi mi sono di fatto ritrovata a fare le cose più belle che io potessi immaginare. Anche trattare ora la dinamica della separazione, così sentita in questo momento storico da tante persone, è una cosa che mi appassiona.
Amicizie nate sul set?
Sì, assolutamente, si è creato un legame forte sul set con i miei “genitori”, sicuramente, Patrizio Rispo e Marina Giulia Cavalli, con Claudia Ruffo c’è una amicizia storica, ci vediamo e sentiamo; sono legata anche a Miriam Candurro, con cui siamo andati in vacanza quando i bimbi erano molto piccoli.
C’è un tema sociale o di altro tipo che vorrebbe ancora trattare?
Un Posto Al Sole ha sempre seguito l’andamento della realtà e della cronaca, una formula che si è rivelata vincente e ora, portando i temi della famiglia allargata, continua con la filosofia di cogliere trend di interesse generale. Perciò, non avrei altro da proporre, mi fido degli autori e del lavoro che stanno facendo, tenendo conto che anche i telespettatori, in quella mezzora la sera, hanno comunque bisogno di svago, non di appesantirsi di più.
Sogno nel cassetto?
A me piacerebbe molto la conduzione. L’ho già fatto qualche anno fa, conducendo “Il contadino cerca moglie”, è una cosa che mi piace e per la quale sono portata. Anzi, farei anche di più, spaziando da temi più frivoli all’approfondimento giornalistico, che resta un mio sogno e non è detto che prima o poi non decida di realizzarlo. L’ideale sarebbe condurre una trasmissione satirica come “Le iene”.