Sabato, 27 Aprile 2024

A Palazzo Reale il nuovo allestimento del Presepe napoletano dalle collezioni di Intesa Sanpaolo

È stato inaugurato questa mattina il nuovo allestimento, in una saletta dedicata, al termine del percorso di visita dell’Appartamento Storico, il Presepe napoletano del Banco di Napoli ora appartenente alle collezioni di Intesa Sanpaolo ed esposto dal 1998 nella Cappella del Palazzo Reale. 

Realizzato da celebri artisti del tempo, tra cui Giuseppe Sanmartino, l’autore del celebre Cristo Velato, e Francesco Celebrano, è composto da più di 210 tra pastori e personaggi, oltre agli animali e a ben 144 accessori, ed è tra le più ricche rappresentazioni dell’arte presepiale del ’700 napoletano.

“Lo spostamento del Presepe in questa sala, più raccolta rispetto alla Cappella Reale – afferma il direttore del Palazzo Mario Epifani – consente un’esperienza più intima e contemplativa, come merita quest’opera straordinaria. La meraviglia che il presepe suscita è testimoniata ogni giorno dai nostri visitatori e il riallestimento in occasione del Natale rappresenta un regalo per i turisti e i cittadini”. 

Il presepe fu allestito per la prima volta nel dicembre 1987, per volontà del direttore generale del Banco di Napoli prof. Ferdinando Ventriglia, per essere esposto in occasione delle festività natalizie nella nuova sede dell’istituto a New York, assemblando diverse figure appartenute ad alcuni tra i più grandi collezionisti napoletani.

In seguito fu esposto a Palazzo Piacentini, nella sede napoletana della banca in via Toledo, fino al 1998, quando fu concesso in deposito alla Soprintendenza e sistemato nella Cappella del Palazzo Reale di Napoli.

Antonio Denunzio, vicedirettore delle Gallerie d’Italia-Napoli, dichiara: “Questo meraviglioso esempio di arte presepiale, in passato custodito in quella che è l’attuale sede delle Gallerie d’Italia di Napoli, ha ora a Palazzo Reale un nuovo allestimento ancora più suggestivo che ci consente di valorizzare ulteriormente la bellezza di un’opera che appartiene alla collezione della Banca ma che è soprattutto parte del patrimonio identitario della città di Napoli” 

Sono stati necessari circa due mesi per smontare il presepe, catalogarlo e rimontarlo nell’apposito spazio dedicato, in una saletta che affaccia sull’Ambulacro, dove sarà visibile nei normali orari di visita del museo.

L’allestimento è stato curato da Marisa Piccoli Catello che fu incaricata già nel 1987 di acquistare i pastori per creare questo presepe di straordinario valore.

“Quando nel mese di giugno mi è stata comunicata l’intenzione di spostare il presepe, con i miei figli Silvana e Bruno e mia sorella Annamaria abbiamo capito subito che sarebbe stato un lavoro emozionante, un ritorno al passato – racconta la collezionista – Questo ci ha consentito di rivedere da vicino i bellissimi pastori presenti in questo grande presepe, tutti di grande pregio, opera dei più illustri scultori del ‘700 e ‘800”.

Il progetto è stato curato dall’architetto Lucia Anna Iovieno.

Orario: 9.00-20.00 (ultimo ingresso ore 19.00, chiuso il mercoledì)

Ingresso: incluso nel biglietto dell’Appartamento Storico intero euro 10,00/ridotto euro 2,00

Info: www.palazzorealedinapoli.org

IL PRESEPE NAPOLETANO

dalle collezioni di Intesa Sanpaolo

Considerato uno dei migliori esempi di arte presepiale napoletana, il presepe del Banco di Napoli, oggi Intesa Sanpaolo è formato da 354 pezzi (210 tra pastori e animali e 144 accessori) prodotti da diversi scultori operanti a Napoli tra Settecento e Ottocento, tra cui Giuseppe Sammartino (l’autore del Cristo velato della Cappella Sansevero), Angelo e Francesco Viva, Salvatore Di Franco, Francesco e Camillo Celebrano, Lorenzo Mosca, Matteo Bottigliero, Francesco Cappiello e Giuseppe Gori.

Nel XVIII secolo il presepe napoletano subì una notevole evoluzione, grazie alla sua diffusione nelle abitazioni private, non più solo all’interno delle chiese. Da manifestazione solennemente sacra, divenne quindi espressione prevalentemente artistica, rappresentando – soprattutto per i nobili e i ricchi borghesi – un passatempo al quale dedicare buona parte dell'anno.

Nella grande scenografia di questo presepe sono raffigurate tutte le scene tipiche della tradizione pastorica napoletana, dove si mescolano e si fondono armoniosamente razze mediterranee ed orientali, scene religiose ed episodi di vita quotidiana, trasmettendoci la gioiosità e vivacità del popolo napoletano e la spiritualità della Natività, che resta il fulcro di tutta l'opera.
Sullo sfondo è raffigurato un paesaggio rupestre, dove si intravede il Vesuvio.


La scena della Natività, sul lato sinistro, come da tradizione, è posta tra i ruderi di un tempio romano a simboleggiare la vittoria del Cristianesimo sul paganesimo; più a sinistra troviamo la corte dei Magi con al seguito orientali, levantini, mongoli, africani e animali esotici come il cammello e sul retro un elefante, aggiunto successivamente quale rimando al famoso episodio dello sbarco di un elefante indiano a Napoli, dono del sultano turco al re Carlo di Borbone nel 1738.

Author: Redazione

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