Accademia di Belle Arti di Napoli, riapre la Gan
Circa 300 opere, tra disegni, sculture, dipinti, fotografie e installazioni, datate dal Seicento al Duemila, molte delle quali oggetto di intervento di restauro, manutenzione ordinaria e straordinaria a cura della Scuola di Restauro dell’Accademia di Belle Arti di Napoli. Riapre così la Gan, Galleria dell’Accademia di Napoli, completamente rinnovata nell’ordinamento e nell’allestimento.
Secondo la volontà dei curatori, la Galleria ripercorre la ricca storia dell’arte napoletana, tra percorsi cronologici, tematici e per generi e scuole, attraverso una serie di sale fortemente evocative - come ad esempio quella che introduce al Museo con i ritratti dei protagonisti, o quella dedicata alla formazione storica dell’Accademia - riabilitando intere fasi, come il primo ’900 e gli anni Trenta.
Con l’obiettivo di difendere il senso identitario delle collezioni e presentare la storia stessa dell’Accademia e della sua evoluzione nel tempo, la nuova GAN, con l’allestimento di Lucio Turchetta e il visual design di Enrica D’Aguanno, dà vita a un’intensa narrazione collettiva, scandita dai tempi, dai temi, dallo stile e dalla personalità di ogni singolo autore, ponendo l’accento sull’evoluzione artistica dei maestri e degli allievi, operando integrazioni importanti che includono artisti dimenticati e protagonisti della scena contemporanea, presentando compiutamente quel profondo, denso dialogo tra pittori, scultori, disegnatori, installatori e fotografi instauratosi nel corso dei secoli e fino ai giorni nostri.
Partendo dalla visione condivisa basata sulla necessità di rilanciare il ruolo svolto da un museo nelle dinamiche della creatività contemporanea, è stato scelto dai curatori di destinare un’ala della GAN - “Spazio Lea Vergine” - una zona libera esclusivamente dedicata alla progettazione di mostre temporanee, dibattiti e presentazioni, rafforzando ancor di più l’azione che l’Accademia di Belle Arti di Napoli intende esercitare sulla scena dell’arte italiana, in qualità di grande laboratorio e centro attivo di ricerca, di studio, di documentazione e di cultura.
Ad annunciare la riapertura: la Presidente Rosita Marchese e il Direttore Renato Lori, affiancati dai curatori Federica De Rosa e Marco Di Capua durante la presentazione a cui hanno preso parte anche Marcella Gargano – Direttore Generale delle Istituzioni della formazione superiore del Ministero dell’Università e della Ricerca e il Sindaco Gaetano Manfredi. Un lungo lavoro realizzato con la consulenza e sotto l’alta sorveglianza della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per il Comune di Napoli che è stato portato avanti, nonostante le difficoltà del periodo pandemico, con l’obiettivo di mettere in luce l’immenso patrimonio artistico dell’Istituzione: un patrimonio solo in parte conosciuto, per molto tempo conservato nei depositi e adesso largamente presentato e ampliato grazie a una complessa risistemazione delle opere e delle sale della Galleria. Una vasta collezione, storicamente di pertinenza dell’Accademia, è stata così ristabilita nella sua integrità, anche grazie alle restituzioni di capolavori ottenute da importanti musei cittadini e accresciuta da opere date in comodato d’uso da artisti o eredi, attualizzando in tal modo quel lavoro di espansione e completamento già avviato nel 2005.
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