Domenica, 24 Novembre 2024

Aldo Giuffré, una vita per lo spettacolo in mostra alla Biblioteca nazionale

Alla Biblioteca nazionale di Napoli, fino al prossimo 4 ottobre, sarà possibile visitare “Aldo Giuffré. Una vita per lo spettacolo", la mostra ideata per il centenario della nascita dell’attore napoletano che ripercorre le tappe della sua poliedrica carriera.

Il suo fu infatti un percorso artistico eclettico che partì dalla radio, approdò al cinema arrivando poi al teatro, spazio artistico a lui più congeniale, e infine alla televisione. Seguendo una linea cronologica precisa, il percorso espositivo si concentra esclusivamente sulla dimensione professionale dell’attore napoletano. Nelle sedici teche degli spazi della Lucchesi Palli figura una parte del materiale fotografico che, unitamente ad altra documentazione, costituiscono il fondo Aldo Giuffré donato dalla moglie dell’attore, la signora Elena Pranzo Zaccaria, nello scorso febbraio.

Nelle prime tre teche si ripercorrono gli inizi di Aldo Giuffré partendo dal 1945, anno in cui in qualità di annunciatore radiofonico comunicò la fine del secondo conflitto mondiale, fino ad arrivare al biennio 1957-1959, periodo delle sue prime affermazioni teatrali. In queste teche viene dato anche spazio al suo rapporto con Eduardo, Visconti e Renzo Ricci. Le tre teche successive raccontano parte del suo percorso nella drammaturgia moderna e contemporanea: i materiali esposti riguardano opere come Gli straccioni di Annibale Caro (1959 - copione originale), La lupa di Giovanni Verga (1962 - fotografie di scena), Santa Giovanna di George Bernard Shaw (1960 - fotografie di scena e programma di sala). In queste teche viene anche raccontato il Giuffré regista attraverso materiali relativi a La sera del sabato (1974 - quaderno manoscritto) e Al ladro! Al ladro! (1975 - copione originale) e, inoltre, le prime esperienze in coppia con il fratello Carlo (copione originale de Un coperto in più firmato da Maurizio Costanzo e portato in scena dai due fratelli nel 1972). Le due teche successive si soffermano sul teatro di tradizione napoletana che Aldo Giuffré, insieme a Carlo, presentò sulle tavole dei palcoscenici italiani ottenendo grandi consensi che consolidarono la fortuna della coppia in ambito teatrale. In particolare, vengono evidenziati due tra i lavori più fortunati: Francesca da Rimini e La fortuna con l’effe maiuscola.

Una teca è stata riservata ai documenti delle tre opere a cui l’attore teneva particolarmente e con le quali concluse la sua carriera d’attore: Il malato immaginario (adattamento di Giuffré da Moliére, 1999), L’uomo, la bestia e la virtù (adattamento di Giuffré da Pirandello, 2000) e Una commedia in famiglia (adattamento di Giuffrè da Scarpetta, 2003). Altre tre teche parlano della sua vena autoriale, sia come commediografo e scrittore di romanzi (Viaggio con amore, 1985; EditriciErmes, II ed. 2003; Amici come prima, Guida editore, 2003; I coviello, Guida editore, 2007; La meravigliosa storia di Antonio Maraviglia, Guida editore, 2009) che come giornalista sagace e osservatore profondo (di particolare interesse la lettera aperta a Eduardo comparsa sul «Il Tempo» nel 1983).
Le ultime tre teche raccontano una parte della sua carriera cinematografica e televisiva.

Lungo il percorso espositivo, inoltre, si avrà l’opportunità di visionare, attraverso totem dedicati, alcuni filmati tratti dai suoi lavori cinematografici e televisivi.

Author: Redazione

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