Nel Suo Grembo il Cuore del mondo, l’opera nella Chiesa di Santa Luciella
"Nel Suo Grembo il Cuore del mondo" è l’opera di Eleonora Rinaldi che sarà presentata venerdì 12 aprile alle 18 presso la Chiesa Museo di Santa Luciella ai Librai (Vico Santa Luciella 5, NAPOLI), all’interno di una iniziativa dell’associazione Respiriamo Arte.
L’opera rimarrà esposta fino al 24 maggio 2024.
Eleonora Rinaldi affianca all’attività di architetto la sperimentazione e la ricerca in campo artistico prediligendo la manipolazione dell’argilla come mezzo espressivo. L’amore per la ceramica trae origine dalla frequentazione della fornace di laterizi di proprietà del nonno materno. Il suo lavoro si muove tra fare artigianale e impostazione concettuale, dove il fare diviene una forma di meditazione attraverso la quale si connette alla parte più autentica di sé stessa. Il suo incontro con la ceramica individua un luogo conquistato dentro di sé con pazienza nel corso del tempo, e il suo lavoro negli anni si è reso visibile allo sguardo altrui con grande apprezzamento e ammirazione.
L'opera dà corpo al mistero dell'incarnazione del Cristo in una sintesi di simboli e rimandi che affondano in una cultura profondamente cristiana. All’interno di una teca, l'installazione composta da materiali organici che rappresentano un nido, una corona di spine/aureola (galvanizzati in oro per enfatizzare la regalità della Vergine e del Figlio) e un cuore in ceramica, richiama l'idea degli ex voto nella sua locuzione latina di ex voto suscepto, secondo la promessa fatta, formula abitualmente apposta su oggetti offerti nei santuari in segno di ringraziamento per la grazia ricevuta.
Il cuore pulsante, di un rosso sanguigno anatomicamente simile a quello umano all’interno del nido/grembo, appare come una “reliquia” intesa come ciò̀̀ che rimane del sacrificio di un corpo, il corpo del Cristo che ci chiama in causa per un'opera di restituzione del dono salvifico che abbiamo ricevuto; la corona di spine, come chiaro riferimento alla sua passione e morte in croce, al contempo ci parla della sofferenza e del dolore dell’intera umanità.
L'opera di Eleonora Rinaldi porta la tradizione degli ex voto in un contesto contemporaneo, offrendo una lettura profonda e simbolica della pratica votiva ed esprimendo una necessità di intimo dialogo con il divino. L’intento dell'artista di far viaggiare l'opera attraverso santuari, chiese e musei sottolinea ulteriormente il legame con la pratica degli ex voto che spesso accompagnano i fedeli nei loro pellegrinaggi e nelle loro ricerche di intercessione e protezione. Questa dimensione peregrina dell'opera, segno tangibile di gratitudine per la presenza di Dio nel nostro quotidiano, non solo rafforza il suo carattere votivo, ma apre anche spazi di riflessione sulla devozione mariana e sul ruolo della Vergine come mediatrice tra l'umano e il divino.