La ligne - La Linea invisibile: in anteprima al Napoli Film festival
“La ligne - La Linea invisibile” di Ursula Meier, con protagoniste Stéphanie Blanchoud e Valeria Bruni Tedeschi, sarà il film d’apertura della 23° edizione del Napoli Film Festival, in programma dal 26 settembre al 1° ottobre all’Istituto Francese (via Crispi 86), diretto da Mario Violini in collaborazione con Giuseppe Borrone.
La proiezione, che si terrà in anteprima nazionale lunedì 26 settembre alle ore 20.30, avrà come ospiti la regista franco svizzera Ursula Meier e la pianista Elena Soresi che si esibirà in un’introduzione musicale dedicata al film. Presente in sala anche la neo console francese Lise Moutou Malaya.
Presentato in concorso alla 72esima edizione del Festival di Berlino, “La Ligne-La Linea invisibile” narra di Christina (Valeria Bruni Tedeschi), una pianista che ha abbandonato la carriera di solista per dedicarsi alle tre figlie, e del suo rapporto conflittuale con la primogenita Margaret, giovane talentuosa ma emotivamente instabile, costretta dal giudice a restare a cento metri di distanza dalla casa di famiglia per il suo comportamento aggressivo.
La Ligne-La Linea invisibile è un film intenso e appassionante in cui i sentimenti faticano a trovare le parole giuste per potersi esprimere.
È solo grazie alla musica e alla sua forza evocativa che le protagoniste riescono a rivelare la propria autentica natura e a comunicare quell’ amore profondo che le lega, ma che per le loro ferite e fragilità hanno trasformato in rabbia e violenza.
Il film arriverà nelle sale italiane a gennaio 2023 distribuito da Satine Film.
Margaret (Stéphanie Blanchoud), è una donna di 35 anni con una lunga storia di violenze inflitte e subite e una fragilità emotiva che spesso non riesce a definire e contenere nelle sole parole. In seguito a una brutale discussione con la madre (Valeria Bruni Tedeschi) e alla denuncia di quest’ultima, il giudice le impone un severo ordine restrittivo: in attesa del processo e per almeno tre mesi, non le è permesso entrare in contatto con la madre né avvicinarsi a meno di cento metri dalla casa familiare.
Isolata e bandita dalla sua famiglia, Margaret si ritrova letteralmente chiusa fuori e allontanata dalla sua cerchia di affetti. Questa “linea” diventa così un ostacolo sia in senso letterale che figurato, facendo esacerbare in lei il desiderio di essere più che mai vicina alla famiglia, tanto da farla recare ogni giorno sulla soglia di quel confine, tanto invisibile quanto al momento invalicabile.