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Nessuno tocchi il Carnevale di Scampia!
L’appuntamento con il Carnevale di Scampia non mancherà anche quest’anno e nonostante tutto.
La coloratissima parata carnevalesca promossa dal Gridas/Gruppo di risveglio dal sonno) è in programma domenica 19 febbraio 2023 (partenza alle ore 10 da via Monte Rosa 90/b). Si tratta della 41esima edizione della storica iniziativa dell’associazione fondata nel 1981 da Felice Pignataro, che oggi, a seguito della sentenza che ha colpito il Gridas dichiarandolo “abusivo”, assume un significato ancora più forte.
Un carnevale frutto dell’incontro tra scuola e territorio
Ecco perché è ancora così importante dare seguito a questa tradizione mantenendo in piedi nel quartiere il Carnevale sociale più popolare di Napoli, che viene costruito dal basso per tutto l’anno con la partecipazione di scuole, associazioni e cittadini.
“Si tratta dell’occasione di un recupero della manualità, che a scuola non si vada solo con la testa, ma anche con le mani; stabilire e mantenere almeno una tradizione popolare che sia anche contributo all’identità del quartiere; stabilire un rapporto fra scuola e territorio, esibendo all’esterno, in corteo per le strade, ciò che si è prodotto a scuola, e usando il territorio come teatro; usare il riciclaggio di materiali di risulta o di scarto, stoffe, giocattoli vecchi, cartoni da imballaggio”, spiegano gli organizzatori dai loro Social.
Il Gridas non si tocca! L’appello dell’associazione
Il tema scelto per quest’anno è “A che titolo? ovverossia titoli, titoletti e sottotitoli”.
Il riferimento è chiaramente alla sentenza che dallo scorso anno si è abbattuta sul Gridas, accusata di occupare senza titolo l’unico centro sociale nato con quello scopo in un quartiere-dormitorio come Scampia.
Stando al Tribunale Civile di Napoli il Gruppo risveglio dal sonno da decenni “occupa senza titolo” il centro sociale di via Monterosa a Scampia, uno stabile abbandonato di proprietà dell’ex Istituto autonomo delle case popolari.
Una vicenda su cui i fondatori della storica organizzazione si stanno battendo legalmente e a suon di appelli pubblici.
La condanna è doppia perché il Gridas è stato costretto a pagare le spese processuali che ammontano a circa 15mila euro. Per raggiungere questa cifra l’associazione ha promosso una raccolta fondi popolare si è conclusa a quota 10.970 € (4025 € lordi sulla piattaforma produzioni dal basso e 6945 € raccolti a mano dalle realtà territoriali a noi più vicine e dalle iniziative a sostegno).
Qualcosa in più si dovrebbe sapere domani, 7 febbraio 2023, data della nuova udienza del Processo d'Appello. Per essere sempre aggiornati consultare la pagina Facebook
Per maggiori informazioni: http://www.felicepignataro.org/gridas
Ph. di Maddalena Nardaggio e Tiziana Cennamo
