Il futuro degli anziani, a Napoli un convegno internazionale

Gli ultrasessantacinquenni sono in Italia il 24,1% della popolazione. Non sono mai stati così tanti e il loro numero continua ad aumentare. Nel 2050 potrebbero essere il 35%. L’aspettativa di vita alla nascita è di 82,6 anni, gli ultracentenari sono ventiduemila.

Nella prima metà del 900 l’età media dei Premi Nobel era di 56 anni, ora è andata oltre i 70. Allo scopo di valorizzare l’importanza sociale e culturale degli anziani e di esaltarne i tanti contributi nei diversi rami dello scibile, l’Associazione Europea dei Professori Emeriti, in occasione della Giornata internazionale delle Persone anziane che si celebra l’1 ottobre 2023, ha organizzato, in Europa e in Canada, otto eventi.

Quello di Napoli si svolgerà sabato 30 settembre, dalle 9,15 alle 13.15, nella sede dell’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici (Via Monte di Dio, 14), e sarà un “Appello per la istituzione del Ministero della Famiglia, degli Anziani, delle Donne e dei Giovani in tutti i Paesi dell’Unione Europea”.

I lavori, preparati dai professori emeriti Natale Gaspare De Santo Giancarlo Bracale, Luigi Santini e Vincenzo Bonavita e di Massimiliano Marotta, presidente dell’Istituto ospite, saranno moderati dal giornalista e scrittore Piero Antonio Toma e si articoleranno in due sezioni in cui saranno affrontati, tra gli altri, temi medici e sociali di grande attualità, come L’Alzheimer: cosa possiamo fare adesso e cosa potremo fare fra venti anni (Vincenzo Bonavita), La ricerca sull’invecchiamento: attualità e prospettive (Francesco Salvatore), Anziani e giovani: necessità e desideri per una città della coesistenza (Patrizia Bottaro e Massimo Pica Ciamarra), Essere vecchio e povero a Napoli (Marco Rossi), Favorire il lavoro dopo il pensionamento: una attività gratificante che aumenta l’autostima e genera felicità (Aldo Bova), I paesi in cui l’aspettativa di vita alla nascita è inferiore a 60 anni (Fatou Diako Capuano). De Santo conclude insistendo su “la necessità dell'armonia intergenerazionale come prerequisito perché gli anziani possano continuare ad apprendere, scoprire e creare”. Infine la nefrologa Alessandra Perna terrà una attività didattica elettiva aperta agli studenti che hanno completato il terzo anno di Medicina e Chirurgia.