Dopo Narciso la primavera, di Federica Bosco
Disponibile nelle librerie Dopo Narciso la primavera. Come uscire dal lungo inverno di una relazione tossica di Federica Bosco.
Un libro di rivelazione che unisce una profonda testimonianza personale ad un percorso di autocura, integrati dalla voce di esperti, psicologi e vittime.
Il libro:
Tutti ne hanno sentito parlare, molti l’hanno incontrato, chi ci è passato non può dimenticare. La dinamica creata dal narcisista maligno prende il cervello delle sue vittime in ostaggio, ne calpesta l’identità e la fiducia in se stesse. L’amore diventa ossessione, annullamento, demolizione del sé. Federica Bosco è passata attraverso tutto questo: come lei, ogni giorno, tantissime donne (e uomini) affrontano l’incubo di una relazione tossica, perché il narcisismo patologico è un disturbo della personalità sempre più diffuso. L’autrice ha trovato il coraggio di non arrendersi e, con tenacia e pazienza ha ricomposto i pezzi della sua vita, della sua anima, in un ordine nuovo. Per rinascere migliore, più forte, più solida, più vera. Soprattutto ha deciso di usare la sua esperienza e la sua penna e di metterle al servizio di chiunque ne abbia bisogno, per far sì che sempre meno persone cadano nella trappola dei narcisisti.
Un libro che insegna a riconoscere i segnali di pericolo e soprattutto a uscire, con caparbietà, pazienza e un percorso strutturato, dal limbo disperato di una relazione tossica, spezzando una volta per tutte l’incantesimo della manipolazione.
L’autrice:
Federica Bosco, scrittrice e sceneggiatrice, ha al suo attivo una ricca produzione di romanzi e manuali di self-help. Tra gli ultimi suoi successi di narrativa, pubblicati da Garzanti: Ci vediamo un giorno di questi (2017), Il nostro momento imperfetto (2018), Non perdiamoci di vista (2019), Non dimenticarlo mai (2021). Per Vallardi ha pubblicato nel 2018 Mi dicevano che ero troppo sensibile, bestseller internazionale pubblicato in sei Paesi.
«Quando lo hai incontrato era l’uomo dei tuoi sogni: quello che ti ascoltava rapito facendo progetti con te, che ti considerava la più grande fortuna che gli fosse mai capitata. Ma da un giorno all’altro è diventato freddo, distante, crudele, e tutto quello che diceva di amare in te è ora motivo di disprezzo. Chi è che hai davanti? Chi è questo aguzzino che ti insegue e ti desidera a giorni alterni impedendoti di fuggire? È un narcisista maligno e se stai leggendo queste righe, è perché stai annaspando nelle sabbie mobili come ho fatto anch’io per troppo tempo. Ti chiedo di fidarti di me, perché ne uscirai anche se adesso ti sembra impossibile. Comprenderai a fondo le origini del danno che ti è stato inflitto, smetterai di accontentarti delle briciole di affetto, e diventerai impermeabile ai manipolatori.»