Genitorialità positiva: un libro fuori dai luoghi comuni su padre e madre
Genitorialità positiva. Le basi psicosociali per promuovere resilienza e per prevenire le esperienze sfavorevoli infantili. Si chiama così il libro di Mariano Iavarone edito da Città Nuova. Un libro innovativo poiché, pur mantenendo un taglio divulgativo, affronta il tema della genitorialità con un approccio non semplicistico. Riflettori puntati, in particolare, sulle capacità genitoriali a prescindere dal genere.
Come ci spiega lo stesso autore: «Quando ho progettato il libro ho pensato ad uno strumento che consentisse autoriflessione, crescita personale e relazionale libere dal modismo dell'efficienza a tutti i costi e dalla retorica dei consigli. La formazione ad una sana funzione genitoriale non può ridursi a un semplice addestramento poiché la genitorialità, prima che un compito, è innanzitutto un modo di essere. Affinché i genitori possano esprimere al meglio la capacità di prendersi cura dei loro figli, hanno bisogno che qualcuno si prenda cura di loro e dei loro bisogni in quanto persone, utilizzando un approccio a bassa soglia e non clinicizzante».
“Genitorialità positiva” fotografa la situazione attuale, in cui da un lato siamo un esercito di adulti (e quindi genitori) fragili, dall’altro abbiamo politiche sociali incapaci di prendersi cura della "normalità" che spesso diventa patologia.
Il libro
Il testo propone un approccio psicosociale complesso alla formazione educativa, centrato sul riconoscimento dei bisogni evolutivi dei figli e dei genitori, con l’obiettivo di stimolare stili relazionali capaci di attivare resilienza e protezione da esperienze sfavorevoli.
«Il libro è anche uno stimolo ai genitori per diventare soggetti politici attivi - spiega ancora l’autore - la condizione delle famiglie è, oggi, più che mai precaria e pertanto la crescita e l’educazione dei figli non possono essere un fatto solo privato: occorre attivarsi in rete per promuovere, sui territori, spazi di aggregazione e strutture per aiutare i ragazzi a crescere, in modo che l’impegno educativo domestico possa essere potenziato anche a livello sociale. Abbiamo tutti bisogno di uscire dall’isolamento per incontrarci ed essere adulti più credibili agli occhi dei nostri ragazzi, per gestire insieme la fragilità che ci accomuna; il progetto Rete Genitori Positivi vuole andare proprio in questa direzione».
Insomma, un vero e proprio percorso coraggioso che l’autore offre a chi vuole affrontare il viaggio della consapevolezza e afferrare la possibilità di diventare non un genitore perfetto - che non esiste e non serve - ma di migliorarsi come persona e come educatore, grazie ad un’esperienza informativa e formativa capace di offrire diversi stimoli per un lavoro su sé stessi.
L’autore
Mariano Iavarone è assistente sociale e dottore in psicologia specializzato in consulenza familiare e in mediazione familiare, e analista transazionale certificato in counseling (CTA-C EATA). Ha oltre vent’anni di esperienza nel campo della tutela minorile, del supporto alla genitorialità e nel coordinamento e supervisione di servizi sociali per le famiglie. Già giudice onorario minorile, ha fondato e coordina la «Rete Genitori Positivi».
La presentazione
La presentazione si terrà il 13 aprile alle ore 17, al salone del libro Napoli Città Libro, presso la Sala Urania 3 della Stazione Marittima; l’iniziativa è a cura della casa editrice Città Nuova. Saranno presenti l’autore Mariano Iavarone e la giornalista Sara Fornaro.
Per informazioni su biglietti e altro: www.napolicittalibro.it