Un libro che raccoglie le storie di medici, infermieri e personale dell’Ospedale di Ponticelli
La notte più lunga. Emozioni ed esperienze delle donne e degli uomini dell’Ospedale Evangelico Betania è il titolo del libro, a cura di Mariagiuseppina Borrelli, che sarà presentato mercoledì 9 novembre 2022, alle ore 18.00 presso lo Spazio Guida (via Bisignano, 11).
L’evento, presentato da Gigi Ermetto, si aprirà con i saluti di Diego Guida. Interverranno il Direttore Generale dell'Ospedale Luciano Cirica e la Presidente della Fondazione Evangelica Betania, Cordelia Vitiello.
Il volume:
Nasce dalla volontà della Fondazione Evangelica Betania, proprietaria dell’Ospedale Evangelico Betania di Napoli, di raccontare e documentare l’esperienza della pandemia da parte di chi l’ha vissuta in prima linea: medici, infermieri, operatori socio-sanitari e tutti coloro che lavorano nelle strutture sanitarie, pubbliche e private. Un libro dedicato a chi durante i lockdown, dove la maggior parte delle persone riscopriva il valore della calma, della famiglia, dello stare insieme senza fretta, ha dovuto mettere un piede sull’acceleratore più di quanto non facesse già nella vita di prima, nella precedente e lontanissima quotidianità: gli operatori sanitari. Le 41 storie che compongono il libro sono raccontate dagli operatori dell’Ospedale Evangelico Betania in prima persona e sono accompagnate dalle foto di Michele Attanasio.
Questo libro è la prosecuzione dell’esperienza dei Quaderni di Betania, una collana di pubblicazioni nata nel 2012 per raccontare storia, esperienze e progetti dell’Ospedale.
Afferma la presidente della Fondazione Evangelica Betania, Cordelia Vitiello: “La Notte più lunga è un modo per offrire alla nostra comunità ecclesiale, al territorio, dove siamo presenti da quasi 60 anni, e alla società una testimonianza sull’esperienza vissuta dalla nostra struttura, da tutti coloro che vi lavorano e dalle loro famiglie, ma anche dalle migliaia di pazienti. L’obiettivo è che le piccole ma significative storie, se pur ci hanno ferito con tagli al cuore, possano aiutarci a guardare con occhi diversi questa terribile esperienza”.