Al Nest anteprima di stagione con VajontS
Seconda anteprima di stagione al Nest, contemporaneamente a oltre 100 teatri italiani, il 9 ottobre ore 21 andrà in scena la restituzione a cura di Giuseppe Miale di Mauro del testo di Marco Paolini “VajontS per una orazione civile corale”, un’azione di Teatro Civile che affronti la sfida della crisi climatica.
Trent’anni fa Il racconto del Vajont era la voce e il corpo di Marco Paolini. La sera di lunedì 9 ottobre 2023, nel 60esimo anniversario della caduta della frana del Vajont che costò la vita a 2000 persone, diventerà un racconto corale che coinvolgerà in contemporanea oltre 100 teatri in Italia e in Europa: VajontS per una Orazione Civile Corale. Grandi attori e allievi delle scuole di teatro, teatri stabili e compagnie di teatro di ricerca, musicisti e danzatori, maestranze, personale dei teatri, e spettatori arruolati come lettori si riuniranno nei posti più diversi dallo Strehler di Milano ai piccoli teatri di provincia, ai luoghi non specificamente deputati al teatro come scuole e centrali dell’acqua, e ciascuno realizzerà un proprio allestimento di VajontS sulla base delle peculiarità del suo territorio. E poi, tutti si fermeranno alle 22.39, l’ora in cui la montagna è franata nella diga.
In Campania aderiscono al progetto anche il teatro Karol, il Teatro dei Piccoli, Sala Assoli, il teatro Ghirelli di Salerno, il Teatro Comunale Vittorio Emanuele di Benevento e Eidos Teatro di San Giorgio Del Sannio.
Il Nest ha immediatamente alzato la mano quando Marco Paolini ha chiesto alla classe dei teatri italiani la presenza per il suo progetto di memoria della tragedia del Vajont giunta al sessantesimo anniversario. Un progetto che parte da lontano, un progetto che abbiamo immediatamente amato, sin da quando Marco Paolini – in un lunedì dello scorso inverno – è venuto al Nest a incantare i cuori e le anime dei nostri giovani che saranno i protagonisti della memoria. È senz’altro un atto politico quello di Paolini, che parte trent’anni fa con la messa in scena del suo storico spettacolo che racconta la tragedia, e oggi riproporlo è un’azione civica che sta nel Dna del nostro teatro.
Ad accompagnare i nostri giovani ‘Onest nella lettura scenica del testo ci sarà Paolo Cresta, un attore che ha dimostrato negli ultimi tempi di essere maestro nel genere. Anche lui, appena gliene ho parlato, ha subito accettato di fare militanza culturale insieme a noi, anche in nome di un amore provato per la messinscena di Paolini che è chiara nella nostra mente di teatranti.
Così, il 9 ottobre alle 21, si accenderanno le luci del Nest in contemporanea con le luci di altri 100 teatri italiani, per omaggiare, ricordare, fare memoria civica, attraverso la lettura scenica del testo che finirà esattamente alle 22.39, orario della tragedia nel 1963. A quel punto ci si fermerà per restare in silenzio mentre il rumore dell’acqua prenderà la scena.