Fame d’amore: la salute mentale nella docuserie su Rai 3
Una persona su tre soffre di un disturbo mentale nel mondo. Diciassette milioni solo in Italia. Ad ammalarsi sono soprattutto i giovani: tre volte su quattro, i primi sintomi compaiono entro i 25 anni di età. E con la pandemia, gli adolescenti che soffrono di depressione o di ansia sono raddoppiati.
In questo contesto di emergenza si inserisce “Fame d’Amore”, la docuserie condotta da Francesca Fialdini che per tre edizioni ha raccontato i disturbi del comportamento alimentare, allarga il suo campo d’azione per indagare tutti quei problemi psichici che stanno registrando livelli mai visti soprattutto tra i ragazzi: il 25 % soffre di depressione ed il 20,5 % di ansia, il numero di giovani che commettono atti di autolesionismo o che tentano il suicidio è aumentato del 45 %.
Da lunedì 7 novembre in seconda serata, alle 23.15 su Rai 3, il programma prodotto da Rai Approfondimenti in collaborazione con Ballandi, propone un ciclo di serate per imparare a conoscere questo dramma sempre più urgente e diffuso, porsi le giuste domande, cercare insieme le risposte e accendere i riflettori su tutti quei disturbi mentali che stanno colpendo la nostra società, e soprattutto i giovani come la depressione, l’ansia, l’autolesionismo, i disturbi della personalità e del comportamento alimentare, le dipendenze da droghe o farmaci, le forme di ritiro sociale come l’hikikomori e su altre condizioni come l’incongruenza di genere, che fino all’altro ieri era denominata disforia di genere.
Francesca Fialdini, racconta le storie di ragazzi e ragazze che hanno fame d’amore, la loro lotta quotidiana verso la guarigione, le cure possibili grazie all’aiuto possibile di medici e delle strutture specializzate. In ogni puntata il confronto con i pazienti, le loro famiglie, i medici e gli staff di supporto, attraverso un dialogo mai giudicante.