Zona Protetta, la docu-serie di giovani per i giovani
Dieci episodi da 25 minuti per dieci storie di “ragazzi e ragazze al limite”. Questo è “Zona Protetta” - docu-serie coprodotta da Rai Fiction e Kontiki Film - che racconta di giovani appena maggiorenni la cui intera adolescenza, se non tutta l’infanzia, è trascorsa in comunità per minori, sotto la tutela dello Stato.
Da venerdì 28 giugno disponibile su RaiPlay, da domenica 7 luglio in onda in terza serata su Rai 3.
Per un adolescente, o per un bambino, entrare in una casa-famiglia significa far parte di una zona protetta che può salvargli la vita ma che è, al tempo stesso, un’esperienza difficile da condividere davanti alla telecamera, con pensieri e riflessioni sul proprio passato e sul grande desiderio di riscatto con cui ognuno di loro si appresta ad affrontare la vita adulta.
È questo il presupposto comune di ogni vicenda che si svolge nelle comunità per giovani considerati “problematici”, o addirittura “impossibili”, a volte presi in consegna fin dalla nascita.
Ogni storia, però, ha una sua specificità, con caratteristiche che la rendono unica, e ogni testimonianza conduce verso un finale diverso, aperto a un nuovo futuro. “Zona Protetta” si pone l’obiettivo di raccontare questa unicità, affidando alla voce dei ragazzi e delle ragazze ospiti delle comunità il racconto della propria esperienza.
A recepire le loro storie sono stati cinque giovani film-makers, registe e registi quasi coetanei che, di volta in volta, di comunità in comunità, hanno conosciuto e provato a capire, prima ancora che a restituire allo spettatore, un frammento di quelle vite.
Cinque giovanissimi professionisti formatisi nelle migliori scuole di cinema del Paese: Giulia Cacchioni (1994), Chiara Campara (1987), Giulia Lapenna (1996), Giansalvo Pinocchio (1997) e Pietro Porporati (1996); affiancati da Daniele Vicari e da Andrea Porporati che hanno curato la supervisione artistica della serie.
Tutto il team di autori ha potuto contare sulla collaborazione di Tito Baldini per conto della Presidenza della Società Psicoanalitica Italiana. Le musiche sono firmate dal Maestro Teho Teardo.