Giovedì, 21 Novembre 2024

Un salto di qualità

Che vogliamo fare? Formulavo la domanda qualche giorno fa a proposito del caos taxi al molo Beverello, ma in realtà è una domanda che si può riproporre praticamente ogni giorno non solo su tante singole questioni, ma sulla città nel suo complesso.

Ben vengano quindi le riunioni come quella tenutasi l’altro giorno in prefettura sui grandi eventi. Bene la riflessione avviata sull’opportunità dell’apertura di nuovi locali di cibo e bevande al centro storico, perché era necessaria da tempo. Bene il piano comunale del restyling dei parchi che godrà della concretezza di diverse decine di milioni. Ma è del tutto evidente che serve un salto di qualità. Serve una visione della città. Serve un coordinamento dei poteri e delle competenze.

Altrimenti rincorriamo emergenze. Un giorno sono i taxi. Un altro, migliaia di persone che restano a piedi dopo i concerti dei Coldplay e attendiamo col fiato sospeso cosa accadrà in occasione dei prossimi eventi previsti in città. Un altro ancora, l’allarme che già si lancia per i musei perché ci sono le ferie e quindi mancherebbe il personale per assicurare la piena apertura e io faccio davvero fatica a immaginarmi una situazione simile al Louvre, al Prado o al British Museum.

Potrei continuare questa lista per una decina di pagine riportando solo fatti accertati. Invece mi fermo e ripropongo la domanda: che vogliamo fare? Cosa ne vogliamo fare di questa città?

Da un lato Napoli sembra in uno stato di grazia, fra turismo, scudetto, attenzione mediatica, cinema, televisione. Tutti elementi che sembrano finalmente avviare un bilanciamento della narrazione basata sulla città brutta, sporca e cattiva. Dall’altro però, ci sono i numeri impietosi di Istat, Eurostat, Svimez e di qualsiasi altra classifica virtuosa che ci vede invariabilmente agli ultimi posti.

Se vogliamo continuare ad alimentare la tendenza, tutta da verificare, di una Napoli che sta risalendo la china, dobbiamo capire cosa serve e come dobbiamo realizzarlo. E serve anche rigore. Altrimenti, fra turisti che trascinano mestamente i bagagli a piedi verso l’aeroporto (se ne vedono a decine ogni giorno), qualcuno che spegne il tassametro e qualche garage privato che arriva a chiedere 70 euro per poche ore in occasione di un concerto, questa rinascita si fermerà prima di iniziare davvero.

Sergio D'Angelo
Author: Sergio D'Angelo
Napoletano, tra i massimi esperti di politiche sociali, terzo settore e finanza etica in Italia. A lui si devono numerose battaglie per il lavoro, l’istruzione, le pari opportunità, la sanità, il welfare. Fondatore e presidente del gruppo di imprese sociali Gesco, è stato assessore comunale al welfare e commissario straordinario dell’ABC, azienda speciale per la gestione dell’acqua pubblica del Comune di Napoli. Nell’ottobre 2021 è stato eletto in consiglio comunale come capolista di Napoli Solidale. È giornalista pubblicista e opinionista del Corriere del Mezzogiorno.

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