Le 10 frasi che dicono tutte le mamme, scommettiamo?
Per essere un figlio perfetto non devi laurearti a pieni voti e non devi nemmeno guadagnare molti soldi. Per essere un figlio perfetto basta mettersi la canottiera e mangiare assai.
Sono così le nostre mamme, sono strane e sembrano fatte con lo stampino.
Il regalo alla festa della mamma per esempio: tu arrivi a casa con un bracciale bellissimo e al massimo recuperi un grazie stentato.
Ma se al bracciale ci aggiungi “Mamma mi cucini il ragù che come lo fai tu non lo fa nessuno?” ecco che lei saltella per casa raccontando l’accaduto per i successivi tre giorni a affini, congiunti e affetti stabili.
Domenica 12 maggio è la Festa della Mamma, e ricordatevelo.
Al regalo, ai fiori, a qualsiasi cosa va aggiunta una frase del genere e mi raccomando non vi presentate a casa di mammà senza canottiera, e chi la sente.
Le mamme sono così belle, e a volte così uguali.
E se volete ve lo dimostro.
Ecco le dieci frasi che, sono certo, fanno parte del lessico familiare di ognuno di noi.
Scommettiamo che tutti, ma proprio tutti, abbiamo sentito queste espressioni almeno una volta nella vita?
Scommettiamo?
Cominciate a contare:
1) Hai mangiato? Ti cucino qualcosa?
Il cibo è da sempre la fissazione delle mamme.
Non importa se sono le sette del mattino o tu sei passato per caso alle quattro del pomeriggio: loro questa domanda te la devono fare.
A loro non interessa se sei a dieta, se sei chiatto o sei in vacanza all’altro lato del mondo.
La mamma deve sapere SEMPRE se hai mangiato, cosa hai mangiato e nel caso cosa ti deve cucinare.
2) Non correre, sudi
Il sudore è una psicosi, un mantra continuo, un mostro infernale.
Siamo cresciuti con l’ansia di sudare per scoprire poi da adulti che sudare fa bene alla salute.
Elimina le tossine e depura l’organismo.
Cresci con l’idea che sudare è peccato, peggio della carne in quaresima.
E invece no.
3) Ti sei messo la canottiera?
Non importa se hai 40 anni, se è il 15 di agosto la canottiera te le devi mettere.
Sempre.
Non si è mai saputo esattamente il motivo, ma la canottiera va messa e muti tutti.
Un dogma.
4) Chiama quando arrivi
Mamma ma abito al piano di sopra.
5) Se ti fai male ti do il resto
Il resto è un concetto educativo didattico che Maria Montessori ci spiccia casa.
In questo periodo di quarantena è stato corposamente adeguato all’attualità con un minaccioso “Se ti fai male, ti do il resto e poi manco all’ospedale possiamo andare”.
I tempi cambiano, il resto no.
6) Quello che fanno gli altri a me non mi interessa
Questa è la frase più usata e più incoerente della storia della maternità.
“Mamma posso tornare più tardi stasera? Anche il mio amico lo fa”.
La risposta è sempre: “Quello che fanno gli altri a me non mi interessa”.
Fini qui nulla di male.
Il problema che un minuto e mezzo dopo la stessa mamma se ne esce con un convinto:
“Hai visto a Gaetano, il figlio di Titina, tiene tutti nove? Mica è ciuccio come te?”
E se provi a controbattere “Quello che fanno gli altri a me non mi interessa” parte la pantofola che insieme alla cucchiarella di legno sono le armi preferite dalle mamme di tutto il mondo.
7) Sei tale e quale a tuo padre
La regola di genetica applicata alla maternità è semplice: i pregi li hai ereditati dalla mamma, i difetti dal padre e da tutta la sua famiglia fino al terzo grado di parentela.
8) Fatti la barba, mi sembri un drogato
Secondo l’iconografia tradizionale delle mamme italiane i drogati hanno i capelli lunghi e la barba incolta.
Non c’è verso di proporre un altro look.
Le più moderne lo accettano, ma per loro sarai sempre uno che sembra un drogato.
9) Quando viene tuo padre senti
Questi poveri padri dipinti come essere umani assetati di sangue che non sia mai scoprono che non ti sei mangiato tutto il piatto di pasta fagioli.
Poi cresci e scopri essere uomini miti, tranquilli e assai pacifici.
10) Questa casa non è un albergo
Care mamme, casa vostra è molto di più di albergo.
È un cinque stelle super lusso, è arrivato il momento che lo accettiate.
Quanti punti avete fatto?
Avete contato?
Io li tengo tutti, dieci su dieci.
Tengo pure le pantofole appresso e le minacce con la cucchiarella di legno.
A queste frasi alle quali non dovremmo mai rinunciare, alle minacce con le pantofole.
Alle canottiere.
Al mondo che si regge grazie a loro.
Alla cura.
Agli abbracci.
Buona Festa della Mamma.
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Tratto da #12papà calendario della paternità edito da Ultra Edizioni