Connettiamo le distanze: protagonisti gli anziani ospiti dei centri residenziali di Napoli
Attività di allenamento cognitivo, laboratori musicali, giochi anti invecchiamento, esercizi di motricità fine. Sabato prossimo (29 luglio) alle ore 17, nei locali della residenza “Gianà” di Qualiano (Na), si terrà l’evento conclusivo del progetto “Connettiamo le distanze”, finanziato dalla Regione Campania (con risorse statali del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ID. 122 ai sensi degli artt. 72 e 72 del Dlg 3 luglio 2017, n. 117) e realizzato dalle associazioni per i diritti degli anziani Ada Napoli Odv e Ada Avellino Odv, oltre che dall’associazione di volontariato “Avda lo scivolo”.
L’iniziativa sarà un momento di confronto per discutere dei risultati ottenuti con il progetto, a cui si abbineranno la convivialità e la ritrovata socialità di coloro che vi parteciperanno.
Il progetto “Connettiamo le distanze”, iniziato nell’aprile dello scorso anno, ha coinvolto gli ospiti di 7 case di riposo - 5 della provincia di Napoli e 2 della provincia di Avellino – e ha avuto la finalità di sostenere psicologicamente gli anziani attraverso una continua stimolazione cognitiva. Con i colloqui e le attività ricreative di gruppo, che hanno incoraggiato la collaborazione tra pari per un fine comune, è stato raggiunto l’obiettivo di ridurre il sovraccarico psichico e di accrescere la resilienza delle persone coinvolte. Per dare continuità al progetto, inoltre, ai partecipanti è stata regalata una sacca contenente libri per l’attivazione delle capacità cognitive, materiali per laboratori e tablet.
Come sottolineato da Mara D’Onofrio, presidentessa di Ada Napoli Odv, “gli eccellenti risultati raggiunti con il progetto, pensato soprattutto per contrastare il senso di isolamento e inadeguatezza, sono il frutto di un lavoro di rete che ha coinvolto diverse associazioni e case di riposo, sia del territorio di Napoli che di Avellino”.
In particolare nella provincia di Napoli hanno aderito: l’associazione “Amnesia” di Giugliano in Campania, la casa di riposo “Residenza Gianà” di Qualiano, la casa di riposo “Villa Ida” di Villaricca, la casa di riposo “Villa Gaetanina” di Napoli e la casa di riposo “Villa Azzurra” di Scisciano. In territorio irpino hanno partecipato la Fondazione “Nicolò De Filippis” a Santa Lucia di Serino e la casa della fraternità “Monsignor Antonio Forte” di Avellino.
In Campania vi è un’alta percentuale di ultra65enni: nella sola città metropolitana di Napoli se ne contano oltre 561.698 (dati Istat al primo gennaio 2020). Molte sono, inoltre, le strutture residenziali sociali per gli anziani che si trovano sui territori di Napoli ed Avellino. Gli anziani soli, lontani dagli affetti e prigionieri dei ricordi e della nostalgia, sono fragili, senza stimoli ed esposti a stati depressivi pericolosi.
“Preservare l’efficienza cognitiva delle persone anziane attraverso lo sviluppo di relazioni socio-culturali tra pari e intergenerazionale è, da sempre, una delle direttrici lungo la quale si muove l’azione dell’Ada, che in questo progetto ha fatto da collegamento tra i diversi attori coinvolti – ha precisato Mara D’Onofrio – L’isolamento, i comportanti disadattivi e i pensieri disfunzionali, scaturiti dall’emergenza sanitaria e rilevati soprattutto nelle persone anziane che vivono in un contesto diverso da quello familiare, ci hanno spinto a promuovere, con Connettiamo le distanze, un importante modello organizzativo che è stato possibile realizzare grazie alla collaborazione con altri partner del terzo settore. Di sicuro gli effetti benefici delle azioni intraprese avranno una lunga durata grazie anche al fatto che hanno incentivato buone abitudini che, se ripetute quotidianamente, consentiranno un invecchiamento in salute”.