Giornata mondiale del malato: l'appello del Comitato Diritto alla cura
Un accesso universale alle cure mediche per tutti i pazienti, senza distinzione di etnia, religione, status socio-economico o geografico.
È l’appello del Comitato Diritto alla Cura a tutte le forze politiche, in occasione della Giornata mondiale del malato che si celebra l’11 febbraio. Istituita nel 1992 da Papa Giovanni Paolo II, la Giornata offre un’importante occasione per riflettere sulle sfide e le necessità dei pazienti in tutto il mondo. Il Comitato Diritto alla Cura è impegnato a promuovere politiche e iniziative che garantiscano un accesso equo e universale ai servizi sanitari, inclusa la prevenzione, la diagnosi, il trattamento e la cura delle malattie. Questo impegno nei mesi scorsi si è tradotto in una importante proposta di Legge di iniziativa popolare, all’esame del Consiglio regionale della Campania, per migliorare gli standard di cura e la qualità della vita dei disabili gravi e gravissimi nella nostra regione. In un momento in cui le risorse sanitarie sono sotto pressione e le disuguaglianze nell'accesso alle cure si sono acuite, il Comitato Diritto alla Cura sollecita i governi, le istituzioni sanitarie e la società civile a collaborare per affrontare queste sfide in modo solidale e responsabile.
«Quest'anno – dichiara la portavoce del Comitato, Annarita Ruggiero - è importante più che mai riaffermare il diritto fondamentale di ogni individuo a ricevere cure di qualità, guardando in particolare ai malati psichici gravi e gravissimi, per i quali troppo spesso il pur condivisibile superamento di setting assistenziali antiquati e generalisti si è tramutato in un sostanziale impedimento all’accesso a cure, assistenza, terapie di cui hanno assoluto bisogno».
«In occasione della Giornata Mondiale del Malato – conclude Annarita Ruggiero – affermiamo e ribadiamo con forza il nostro sostegno a tutti coloro che lottano contro la malattia, in particolare a coloro che sono i più fragili tra i fragili, e per riaffermare il nostro impegno per un mondo in cui ogni individuo possa godere del diritto fondamentale alla salute e alla cura».