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Napoliclick è un portale quotidiano di informazione sociale e culturale pubblicato dalla cooperativa Nclick.
Sanità pubblica: un argomento dolente in un Paese in cui sempre più la popolazione vede negato il diritto alla salute.
Si terrà sabato 2 dicembre 2023, alle ore 10, presso la Sala Consiliare del Comune di Napoli di via Verdi l’incontro dal titolo “Sanità pubblica e finanziaria, Fondi insufficienti e diritti negati”, promosso da Medicina democratica, A.Ba.Co., Comitato San Gennaro e ReteRioneSanità.
Il Sistema Sanitario Nazionale è, nell’ambito dell’Unione Europea, drammaticamente al fanalino di coda. Sono diversi i fattori determinanti, fra questi ili sotto-finanziamento e un blocco delle assunzioni decennale, la pandemia di Covid 19, che ha fatto precipitare la crisi, e la recente la guerra tra Russia e Ucraina, che ha spinto in alto i costi energetici e portato l’inflazione all’11,6Il Fondo sanitario nazionale (Fsn) prevede per il 2024 un incremento la cui entità è utilizzata ai fini propagandistici, ma comunque insufficiente a garantire una crescita “normale” della spesa sanitaria, al netto dell’inflazione.
“Aree critiche sono gli ospedali, ormai al collasso a causa della discrepanza impressionante fra gli impegni da affrontare e la scarsezza dei fondi – sostiene il dottor Paolo Fierro, vicepresidente nazionale di Medicina Democratica – ma tutti i settori della Sanità Pubblica e dei servizi che garantiscono nei fatti il diritto alla salute sono coinvolti. Mentre da una parte il Terzo Settore è colpito perché l’ASL sottrae aree di competenza a lavoratori con esperienza decennale e a realtà con forti legami con il territorio con la motivazione di voler internalizzare quei servizi, dall’altra parte nei Pronto Soccorsi ci si avvale dei medici a gettone, mercenari profumatamente pagati, invece di assumere medici”.
Ai tagli alla Sanità si aggiunge una cattiva gestione dei fondi che rende il SSN sempre più “malato”.
“Il Tribunale dell’ammalato campano, segnala che in alcune strutture ospedaliere vengono erogate prestazioni intramoenia per il 98% sul totale. – prosegue Fierro. – La prestazione ordinaria è quindi minima e ciò ha ripercussioni terrificanti sulle liste d’attesa che divengono infinite. Eppure una legge a salvaguardia del paziente ordinario c’è: la legge 124 del 1998 dice chiaramente che se il tempo di attesa per un intervento medico si discosta troppo dalle indicazioni del medico curante la prestazione ordinaria deve essere inserita anche nella lista delle prestazioni intramoenia. Il problema è che tale legge raramente viene applicata, per cui i pazienti che ricorrono al medico in forma privata hanno sempre la priorità rispetto ai paziente che non possono permetterselo”.
In occasione dell’incontro sarà letta la vertenza lanciata sulla piattaforma Change.org PER UNA SANITA’ PUBBLICA, UNA SANITA’ SOCIALE. Un appello per difendere la sanità sociale e salvaguardare il lavoro degli operatori del terzo settore che la Asl sta licenziando per sostituire con operatori pubblici, anziché affiancarli, con il rischio di far perdere il posto ad oltre mille persone, alcune delle quali si occupano di sofferenti psichici e di persone con disabilità o con altre fragilità da oltre 30 anni. Il documento, che ad oggi raccoglie oltre 2mila firmatari, è stato promosso dai consorzi di cooperative sociali Gesco, Sol.Co., Proodos e Icaro, con le cooperative sociali Era, Accaparlante e Agorà, Legacoop Campania, Legacoopsociali Campania, AGCI Campania, Psichiatria Democratica, Afasp, Arci Napoli, Arcigay Campania, che sottolineano: “È il momento di riscrivere un nuovo patto sociale per rilanciare politiche pubbliche a sostegno delle persone fragili e delle comunità e che possa garantire il mantenimento dei livelli occupazionali, all’interno di uno spazio pubblico allargato e attraversabile”.
È possibile firmare la petizione su Change.org al link https://chng.it/DDtfhNwfmh
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