Adesso basta, sciopero generale di Cgil e Uil: Landini al corteo di Napoli
Settanta autobus con lavoratori e lavoratrici da tutta la Campania: Napoli partecipa allo sciopero generale di otto ore, in programma venerdì 1 dicembre 2023 che chiude il ciclo di mobilitazioni proclamate da Cgil e Uil con lo slogan “Adesso Basta!”.
L’appuntamento è alle 9 a piazza Mancini: da qui partirà il corteo che proseguirà sul Corso Umberto I fino al comizio finale in piazza Matteotti, storica piazza dei sindacati confederali
Sul palco interverranno Giovanni Sgambati, segretario generale della UIL di Napoli e Campania, quattro delegati, commercio, edilizia, industria e pensionati, mentre le conclusioni saranno affidate al segretario generale della Cgil nazionale, Maurizio Landini.
Di salari bassi alla disoccupazione: i motivi dello sciopero
«L’incontro col governo – ha spiegato Giovanni Sgambati - non ha cambiato le nostre posizioni, anzi ha rafforzato maggiormente le ragioni e le motivazioni per lo sciopero generale. Il governo sembra non voglia vedere le difficoltà del mondo del lavoro e della cittadinanza. In circa venti anni il lavoro è stato fatto a pezzi, con un abbassamento dei salari, con l’aumento della precarietà, con le difficoltà mai risolte per l’occupazione giovanile e femminile, senza parlare dei ritardi insopportabili sul rinnovo dei contratti».
«La nostra piattaforma Cgil Cisl Uil non è mai cambiata, è sempre la stessa, con le ragioni e le esigenze del mondo del lavoro, delle famiglie, dei giovani e dei pensionati e se non è cambiata è perché ad oggi non abbiamo ricevuto le risposte adeguate. Si pensi alla Campania, alle regioni del Mezzogiorno, qui lo sciopero è maggiormente sentito per gli alti tassi di disoccupazione, per la mancanza di investimenti e di una concreta prospettiva industriale e, in questa direzione, i ritardi sui progetti del Pnrr non ci aiutano affatto. Lo sciopero non è la fine, ma l’inizio delle nostre battaglie contro una manovra ed un governo completamente sordo alle esigenze reali del Paese».
«Chiudiamo in Campania – ha detto Nicola Ricci, segretario generale della CGIL Campania - queste cinque giornate di sciopero generale convocate per dire no a questa manovra sbagliata che avrà impatti negativi per la nostra regione. La Campania pagherà il prezzo più elevato di questa manovra finanziaria perché ha salari e pensioni molto basse, abbiamo tanta precarietà e un'assenza di politiche industriali. Sulla sanità si dirottano risorse sulle strutture private, quando andrebbero invece valorizzate quelle pubbliche, con assunzioni e investimenti. I cittadini non possono pagare di tasca propria il diritto alla salute. Il trasporto locale è in difficoltà. I fondi di coesione, come ha rimarcato anche il presidente della Regione, verranno dirottati in conseguenza dei tagli dei fondi del PNNR agli enti locali. Venerdì, 1° dicembre, saremo in piazza con migliaia di lavoratrici e lavoratori, pensionate e pensionati per rivendicare il diritto allo sciopero e per far sentire le nostre proposte concrete al di là della propaganda che sta portando avanti questo Governo».
Lo sciopero sarà trasmesso in diretta sulle pagine Facebook della Cgil e della Uil Campania.
Oltre a Napoli, si scenderà in piazza a Bari, Catanzaro, Cosenza, Potenza, Reggio Calabria.