Casa, sgomberi e condominio sociale a Napoli: la giunta approva quattro delibere
Favorire la legalità e l’inclusione. Con questo obiettivo la giunta del Comune di Napoli ha approvato quattro delibere sul tema “casa” che prevedono lo sgombero di appartamenti occupati, un contributo di 5mila euro per le fasce deboli e la realizzazione di un condominio sociale in via San Nicola al Nilo.
Al via agli sgomberi in autotutela
Nelle prossime settimane si procederà agli sgomberi in autotutela. Saranno quindi “liberati” gli appartamenti occupati in modo illecito come regolarmente denunciato dal legittimo avente diritto oppure certificato dall’autorità competente. Sono una ventina i casi accertati in modo ufficiale dall’Amministrazione, tra questi c’è il condominio di via Egiziaca a Pizzofalcone.
Uno contributo di 5mila euro a famiglia
È stata poi approvata l’erogazione di un sostegno una tantum a coloro ai quali non si potrà dare supporto per rimanere nella casa occupata fino a questo momento. In particolare, si tratta di un voucher di circa 5mila euro a famiglia per un totale di 500mila euro da mettere in bilancio.
Per rientrare tra i possibili destinatari di contributi o per poter aderire al condominio sociale, la giunta individuerà alcuni indicatori di vulnerabilità e comunicherà le modalità con cui gli utenti potranno accedere ai servizi previsti dalle misure approvate.
Welfare di comunità: nasce il condominio sociale
Nel pacchetto di delibere c’è anche il “condomino sociale”, nato su proposta del capogruppo di Napoli Solidale Sergio D'Angelo e del consigliere comunale Rosario Andreozzi.
È un progetto di welfare di comunità che prevede la partecipazione attiva dei condomini per sviluppare reti sociali di sostegno basate sul reciproco aiuto.
L’obiettivo è rispondere al bisogno legato all'abitare con azioni per favorire l'inclusione sociale e promuovere forme di solidarietà tra persone, famiglie e generazioni.
“Alla fine la nostra tenacia è stata premiata – affermano D'Angelo e Andreozzi – Il condominio solidale è un modello di assistenza che consentirà di aiutare tanti anziani soli e anche famiglie in condizioni di forte disagio socio-economico, soprattutto quelle con minori. È il superamento dei tradizionali modelli assistenziali: un ruolo centrale sarà svolto dal reciproco e dalle reti sociali”.
Solidarietà e reciprocità: si parte da via San Nicola a Nilo
La prima sperimentazione sarà realizzata nella struttura di via San Nicola a Nilo che già dal 1995 fu istituita dal Comune di Napoli per venire incontro al bisogno abitativo di anziani soli in un contesto protetto.
I destinatari di questi progetti sono gli anziani soli o in coppia che risultano assegnatari in via definitiva degli alloggi che si trovano nella struttura. Con loro nel condominio sociale sono accolti nuclei familiari in condizioni di disagio socio-economico e che presentano situazioni di fragilità sociale e socio-sanitaria- In particolare, famiglie con figli minori. Questi cittadini abitano in modo temporaneo negli alloggi e sottoscrivono "la Carta Solidale del Condominio" che contiene le regole generali per la corretta convivenza e si impegnano in azioni di solidarietà e reciprocità a partire dalle risorse delle fragilità di ognuno.
Le attività riguardano azioni di sostegno personalizzato a specifiche persone che vivono nel condominio sociale, come il disbrigo di pratiche e piccole commissioni, l'accompagnamento in servizi o strutture, la compagnia in determinate fasce della giornata, così come azioni di tipo comunitario come momenti di convivialità, aggregazione, svago, organizzazioni di servizi condivisi.
Ripristinare la legalità e tutelare i diritti delle fasce sociali
Le delibere sono state approvate dalla giunta comunale di Napoli, su spinta del sindaco Gaetano Manfredi, con l’obiettivo di delineare una strategia per ripristinare la legalità e salvaguardare i diritti delle fasce sociali più deboli. A lavorare in forma congiunta alla predisposizione di questi strumenti innovativi: l’assessore all’Urbanistica Laura Lieto, l’assessore alle Politiche sociali Luca Trapanese, l’assessore al Patrimonio Pier Paolo Baretta e l’assessore alla Legalità Antonio De Iesu.