Gridas: una protesta-festa a Palazzo San Giacomo
Una protesta-festa di compleanno in maschera per aggregare, proporre e per continuare a lanciare un messaggio ben preciso: “Il Gridas non si tocca!”. Gli attivisti dell’associazione culturale, presidio di legalità dell’area nord di Napoli, si sono dati appuntamento a piazza Municipio, davanti a Palazzo San Giacomo, sede del Comune, venerdì 14 ottobre 2022 alle 18.
“Chi ci conosce - spiega Martina Pignataro di Gridas – sa bene che noi facciamo sentire la nostra voce in questo modo. Sarà proprio una festa in perfetto stile Gridas, come Carnevale, fatta in modo ironico, per avvicinare le persone. Questo perché a marzo scorso abbiamo chiesto un incontro al sindaco Gaetano Manfredi, ma non abbiamo mai ricevuto risposte. Vorremmo solo conoscerlo per raccontargli le attività che svolgiamo, per spiegargli la situazione della struttura in cui ha sede Gridas e cercare di trovare una soluzione a una vicenda che si trascina da ben 12 anni. Una vicenda che ci vede colpevoli dopo una decisione ingiusta”.
“Occupazione senza titolo”: il Gridas è “colpevole”
Proprio a marzo 2022 è infatti arrivata la sentenza del Tribunale civile di Napoli con cui è stato stabilito che il Gridas, Gruppo di Risveglio dal Sonno, da decenni “occupa senza titolo” il centro sociale di via Monterosa a Scampia, uno stabile abbandonato di proprietà dell’ex Istituto autonomo delle case popolari. Dopo una lunga causa civile intentata dalla società Acer-ex Iacp, come una doccia gelata è arrivato il verdetto con cui si obbliga il Gridas a lasciare l’immobile occupato “in modo abusivo”. Ma non solo. La condanna è doppia perché il Gridas è costretto a pagare le spese processuali che ammontano a circa 15mila euro.
“Noi – continua Martina Pignataro - crediamo di avere fin troppi “titoli”. Non abbiamo occupato mai nulla, anzi da 41 anni manteniamo nella sua destinazione d'uso quella struttura, ritenuta presidio culturale della città da tutto il mondo, ma evidentemente non dagli amministratori”.
Promesse… non mantenute
“A maggio – prosegue Pignataro - abbiamo incontrato l'assessora Lieto, in seguito divenuta vicesindaca, e poi l'assessore Baretta. Purtroppo ci sono state fatte solo promesse, cui non è seguita nessuna azione concreta. A luglio abbiamo chiesto un sollecito a Baretta per avviare il famoso tavolo tecnico tra Comune e Acer, e l’assessore ci ha convocati il 25 luglio per mettere per iscritto quanto già detto a voce il 13 maggio. Ne è seguito a mezzo stampa un tam tam di comunicazioni che “tutto fosse risolto”: immobile per la permuta individuato, tavolo tecnico avviato. Ma noi sappiamo che non è così”.
Intanto i procedimenti giudiziari vanno avanti: martedì 18 ottobre 2022 c'è la prima udienza del Processo d'Appello, per il ricorso presentato da Gridas dopo la sentenza di marzo scorso. E aumentano anche le spese processuali per la difesa legale di Gridas che ha lanciato la campagna di sostegno #IlGRIDASNonSiTocca
“Chiediamo a chi ci sostiene in questa battaglia – conclude Pignataro - di condividere con noi anche l'onere delle spese legali. Ogni piccolo contributo è ben gradito e ricco di significato, ogni iniziativa di sostegno a questa campagna di sottoscrizione è ben accetta perché dimostra che non siamo soli in questa battaglia, significa che il Gridas è un patrimonio collettivo cui non si vuole rinunciare”.
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